Nasce la prima scuola in cui si insegna a coltivare la cannabis. Nasce a questo scopo “Cannabis Business School“, la prima scuola di alta formazione sul mercato della cannabis light presentata nei giorni scorsi al Salone Internazionale della Canapa di Milano.
La svolta, grazie alla proposta di legge del Senato che prevede i finanziamenti per la canapa ad uso esclusivamente terapeutico.
La cannabis light è una variante di canapa con una concentrazione irrisoria di thc, principio attivo della marijuana, oltre sessanta volte in meno rispetto alle altre varietà olandesi o americane.
Dunque colore, aroma ed aspetto identici alla cannabis normale ma non l’effetto ‘stonante’ dell’erba: la elevata percentuale di cannabinoidi indurrebbe solo ad uno stato di rilassatezza generale.
Il successo in Italia della cannabis light ha contribuito all’attuazione del progetto che ha già coinvolto docenti italiani e stranieri e circa 300 persone tra avvocati, agricoltori e imprenditori: la Cannabis Business School, la prima scuola italiana di alta formazione che si dedica all’economia dell’oro verde.
La scuola, un’eccellenza tutta italiana, arriva mentre la commissione bilancio del Senato ha approvato il decreto legge fiscale che stabilisce finanziamenti del governo per la canapa ad uso terapeutico.
Saranno presenti: docenti dell’Università di Napoli, accademici della Sorbona di Parigi, esponenti del Marijuana Policy Group del Colorado, ai quali si aggiungerà l’esperienza pratica di consulenti legali e agricoltori che già operano nel settore.
Il piano di studi prevede 40 ore di corso che abbracceranno tutti i temi della cannabis legale: dalle proprietà terapeutiche ai sistemi di coltivazione, fino alla legislazione italiana e il caso della liberalizzazione negli Stati Uniti.
Ai fini dell’attestazione del corso è necessaria l’iscrizione (del valore di 700 euro complessivi), la frequenza e il superamento di un test finale. La scuola provvederà anche all’inserimento dei propri studenti all’interno delle principali aziende del settore.
I corsi partiranno da Torino, Milano, Roma, Bologna e Napoli, ma saranno itineranti. Per il momento ci sono già circa 300 persone interessate: avvocati, agricoltori, imprenditori.
Anna Rahinò