La candidatura di Durigon al Senato scatena polemiche: solo l’anno scorso il già Sottosegretario all’Economia aveva proposto di reintitolare il Parco Falcone-Borsellino di Latina al fratello di Mussolini.
Nelle liste elettorali della Lega, diffuse alcuni giorni fa dal leader Matteo Salvini, compare il nome di Claudio Durigon, in qualità di candidato al Senato nel collegio uninominale di Viterbo. Per il deputato leghista, già Sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali, per il governo Conte, e all’Economia, sotto Draghi, sembrerebbe trattarsi di niente più che una riconferma. Eppure, alla luce dei fatti dello scorso anno, la candidatura di Durigon assume connotati del tutto diversi e ha già scatenato le reazioni indignate di diversi esponenti di partiti avversari.
L’antefatto
Come molti ricorderanno, nell’agosto del 2021, Durigon avanzò la proposta di cambiare nome a un parco di Latina, per riportarlo alla sua denominazione originale. Il peso dei nomi coinvolti e l’eredità storica dei personaggi che li portavano hanno fatto sì che la proposta gli valesse le dimissioni dal già citato ruolo di Sottosegretario all’Economia. Il parco in questione, originariamente intitolato ad Arnaldo Mussolini, nel 2017 era stato, infatti, ufficialmente ribattezzato Parco Falcone-Borsellino. E se la sola idea di (ri)dedicare un parco al fratello del Duce non può che sollevare polemiche, figuriamoci quando il diretto confronto è con due delle figure più nobili della nostra storia. Due uomini che hanno sacrificato le proprie vite per il bene della nostra Italia.
Nell’avanzare la sua proposta, Durigon sosteneva la necessità di ripristinare la denominazione originale del parco per non cancellare un pezzo della storia della città di Latina. Certo, il fascismo è una ferita aperta nella storia (recente!) del nostro paese e non deve e non può essere dimenticato. Eppure, riconoscere dove stiano il bene e il male, il giusto e lo sbagliato, non significa, a mio avviso, dimenticare il passato. Significa, piuttosto, scegliere la direzione che si intende prendere per il futuro. Penso infatti che intitolare un parco pubblico alla memoria di Falcone e Borsellino sia non solo un gesto di riconoscenza nei loro confronti, ma anche un modo per indicare ai concittadini delle figure degne di essere prese a modello.