Un camion contenente 15 tonnellate di cioccolato al latte liquido si è rovesciato mentre percorreva un’autostrada polacca. Il cioccolato dunque si è sparso sull’asfalto, creando gravi disagi. La circolazione è stata chiusa in entrambe le direzioni. Sul posto gli addetti alla sicurezza stradale e i vigili del fuoco per cercare di risolvere la situazione. Il conducente, per ragioni sconosciute, ha colpito le barriere dell’autostrada. Per fortuna non è rimasto ferito in modo grave. L’autista ha riportato un braccio rotto e si è recato subito in ospedale.
Il cioccolato si è solidificato
Il cioccolato, trasportato nel camion allo stato liquido, aveva iniziato a solidificarsi sull’asfalto, rendendo più ardue le operazioni di rimozione. Le immagini e i video condivisi dall’emittente polacca TVN24 fanno vedere uno scenario incredibile. Un vero colpo al cuore per tutti gli amanti del cacao vederne così tanto spalmato in autostrada.
Quello del camion è un dolce incidente? Non proprio
“Il cacao freddo è peggio della neve. Oltre alle autopompe abbiamo chiesto l’intervento di ruspe per rimuovere dalla strada il cioccolato che ancora non si è del tutto solidificato“, ha affermato il comandante dei Vigili del Fuoco Bogdan Kowalski ai media locali. L’incidente dunque non è proprio un dolce patatrac. Il fatto che l’oggetto del disastro sia squisito, non può tuttavia portarci a minimizzare l’accaduto. “Perfino le chiazze d’olio sono più semplici da rimuovere del cioccolato solidificato“, ha spiegato sempre il comandante. Per togliere via il cioccolato è stata contattata anche l’azienda dolciaria produttrice. Essa ha consigliato di utilizzare una grande quantità di acqua bollente, in modo da scioglierlo e quindi rimuoverlo più facilmente.
La pulizia della strada è stata un’operazione che ha richiesto molto tempo. Questo soprattutto perché, subito dopo la collisione, nonostante l’incidente e la perdita dalla cisterna, gli automobilisti hanno continuato a percorrere la strada. E così hanno spalmato lo strato di cioccolato per un buon miglio e mezzo.
Rossella Micaletto