8:25 ora locale, Kabul viene scossa dall’ennesimo boato che preannuncia sangue e violenza.
A causare il caos è stato un camion bomba esploso in una delle zone più sicure della capitale, sede di molte ambasciate tra cui quella pakistana, francese, tedesca e iraniana.
La polizia locale riporta circa 80 vittime causate dall’esplosione e oltre 300 feriti, tra questi, stando alle parole del ministro degli Esteri Sigmar Gabriel, ci sarebbero anche alcuni dipendenti dell’ambasciata tedesca.
Nell’esplosione è rimasto implicato anche un ospedale di Emergency, pronto l’intervento dell’associazione umanitaria italiana e di Cecilia Strada, presidente dell’Ong intervenuta con un tempestivo tweet: “Il centro di Emergency a Kabul è stato scosso dall’esplosione. I colleghi stanno bene, sono al lavoro per i feriti. Poi vedremo i danni”.
Sempre attraverso un tweet, il coordinatore del governo, Abdullah Abdullah, ha dichiarato che “quelli che ci uccidono nel mese sacro di Ramadan non meritano appelli alla pace, ma devono solo essere distrutti ed estirpati”.
Purtroppo, il numero delle vittime sembra destinato a salire, poiché, come dichiarato dal portavoce del ministero della Sanità afghano Ismail Kawasi, molti dei feriti lottano tra la vita e lamorte in una condizione critica.
L’attentato di questa mattina, rappresenta il peggiore attacco nella capitale afghana da dieci mesi a questa parte, la rivendicazione non si è fatta aspettare molto: il Califfato ha rivendicato l’attentato.