Il 1° gennaio 2024 è avvenuto un importante cambiamento del MePA, il mercato elettronico della pubblica amministrazione. Vedrà l’entrata della digitalizzazione dei contratti nel mondo degli appalti pubblici. Modificata anche la richiesta e la gestione del CIG, il codice identificativo di gara. La Piattaforma telematica sarà chiusa fino al 5 gennaio per attività di manutenzione.
Le novità del cambiamento del MePA
Il 1° gennaio 2024 è avvenuto un cambiamento del MePA che potrebbe diventare una delle più grandi rivoluzioni nel mondo degli appalti pubblici. Il cambiamento, che colpisce coloro che partecipano agli appalti pubblici attraverso il Portale Acquisti in Rete della pubblica amministrazione, prevede sostanzialmente la digitalizzazione dei contratti.
Il MePA, mercato elettronico della Pubblica Amministrazione, è un luogo virtuale per gli acquisti in rete della PA. È il luogo dove la domanda della PA e l’offerta delle imprese si incontrano.
Il cambiamento del MePA introduce regole in linea con il nuovo codice degli appalti. Le novità riguardano, principalmente, l’abbandono del tradizionale metodo di accesso attraverso “nome utente” e “password” con l’introduzione di una modalità di autenticazione più avanzata, ovvero attraverso lo Spid, il sistema pubblico di identità digitale, la CIE, la carta d’identità elettronica o lo eIDAS, cioè l’Electronic Identification, Authentication and Trust Service, un regolamento europeo.
Oltre alle modalità di autenticazione, il cambiamento del MePA prevede: il nuovo Fascicolo di gara; l’accesso al Fascicolo virtuale dell’operatore economico, la nuova funzione per la predisposizione e compilazione del DGUE, il documento di gara unico europeo. Inoltre, è prevista anche l’integrazione con la Piattaforma contratti pubblici di ANAC che consentirà di richiedere il CIG, di compilare l’ANAC Form e l’eForm e di caricare l’European Single Procurement Document.
Gli operatori e le stazioni appaltanti dovranno farsi trovare pronti al cambiamento del MePA attraverso operazioni propedeutiche all’utilizzo della nuova piattaforma. Dovranno quindi avere la disponibilità dello Spid o della CIE, o dell’eIDAS nel caso di utenti degli altri Stati membri della Comunità europea. Dovranno anche individuare delle figure a cui assegnare i nuovi ruoli, come il Responsabile unico di Progetto, i gestori di eForm e ANAC Form che lavoreranno sulla piattaforma di Acquisti in rete, per cui dovranno essere utenti già registrati o dovranno effettuare una nuova registrazione.
I cambiamenti del Codice Identificativo di Gara o CIG
Il cambiamento del MePA include anche dei cambiamenti per la richiesta e la gestione del CIG. Il Codice Identificativo di Gara viene adottato per identificare un contratto pubblicato stipulato successivamente ad una gara d’appalto o attraverso una delle altre modalità del codice dei contratti pubblici.
I cambiamenti che riguardano il CIG avverranno tramite l’integrazione con la Piattaforma dei contratti pubblici di ANAC in caso di:
- Ordini o appalti specifici inviati su Convenzioni e accordi quadro attivati sul nuovo sistema di e-Procurement dopo il 1° gennaio 2024;
- Ordini, richieste di offerta o appalti specifici inviati dopo il 1° gennaio sui mercati telematici, come MePA e SDAPA;
- Gare in ASP, application service provider, e gare su delega pubblicate dopo il 1° gennaio 2024
Invece, la gestione e la richiesta del CIG avverranno tramite SIMOG nel caso in cui gli ordini, gli appalti e le gare sono state attivate e pubblicate entro il 31 dicembre 2023.
Per permettere che il cambiamento del MePA vada a buon fine e venga adeguata la Piattaforma telematica a tutte le nuove regole e novità, non sarà possibile accedere al portale dalle ore 23.59 del 31 dicembre 2023 alle ore 20 del 5 gennaio 2024. La piattaforma sarà quindi chiusa per manutenzione. Le stazioni appaltanti dovranno verificare che le scadenze di presentazione delle offerte e di richiesta di chiarimenti e le date fissate per le sedute pubbliche, in caso di negoziazioni in corso, non ricadano nei giorni in cui la piattaforma rimane chiusa. Sarà possibile, in caso contrario, spostare queste scadenze, cercando di evitare di inserirle nei giorni immediatamente successivi all’apertura della nuova piattaforma dopo i cambiamenti del MePA.