Lo studio su Cambiamento climatico e Neanderthal è stato pubblicato su PLOS ONE.
Il gran finale di una storia
Cambiamento climatico e Neanderthal si incontrano alla fine della storia di questi ultimi, tra i cento e i quarantamila anni fa. Al termine delle glaciazioni, il clima ha costretto i nostri antichi cugini a modificare i loro comportamenti. Più specificatamente, l’avvento del cambiamento climatico coincide con un improvviso sviluppo tecnologico. Lo affermano la Friedrich-Alexander-Universität (FAU) e l’ Università degli Studi die Ferrara (UNIFE) in uno studio congiunto. Il team di ricerca ha studiato la Sesselfelsgrotte, un sito archeologico della bassa Baviera. Qui, i Neanderthal vissero e proliferano durante le fasi di trasformazione del clima e svilupparono utensili diversi dal solito.
La lama più adatta al periodo
I Neanderthal vissero approssimativamente tra i 400.000 e i 40.000 anni fa nelle vaste aree dell’Europa e del Medio Oriente e fino al limitare con la Siberia. Producevano utensili usando il legno e la pietra vetrosa, spesso in combinazione, come nel caso delle lance dal manico in legno e dalla punta in pietra. Ma a partire da circa 100.000 anni fa, il loro principale arnese da taglio diventa un coltello in pietra il cui manico era la parte non affilata. Questi coltelli asimmetrici a doppio taglio prendono il nome di Keilmesser e compaiono di varie forme. Per questo motivo i ricercatori si sono spesso chiesti se esistessero varie Keilmesser per diversi utilizzi o se appartenessero a differenti gruppi culturali. “Le Keilmesser sono una reazione allo stile di vita estremamente mobile adottato dai Neanderthal dopo la metà dell’ultima glaciazione” afferma Thorsten Uthmeier, autore dello studio.
La tecnologia che rivela la tecnologia
“Questi utensili potevano venire affilati in qualsiasi momento e durare di conseguenza molto a lungo, funzionando da coltellino svizzero della preistoria” continua Uthmeier. Come ricorda Davide Delpiano dell’UNIFE “Anche se in molti lo dimenticano, le Keilmesser non erano chiaramente gli unici attrezzi dei Neanderthal. Ci sono numerose varianti, caratterizzate da differenze e somiglianze che abbiamo potuto analizzare con le tecnologie digitali e di modeling 3D”. I risultati sono stai poi comparati utilizzando metodi statistici. I due ricercatori hanno così investigato gli oltre 100.000 artefatti e innumerevoli resti di caccia rinvenuti nella Sesselfelsgrotte. I reperti comprendevano addirittura segni di rituali funebri. “Il repertorio tecnico delle Keilmesser è contemporaneamente una prova diretta della capacità tecnologiche e di previsione dei Neanderthal e una reazione strategica ai limiti imposti dalle condizioni naturali avverse” aggiunge Uthmeier.
Altri climi, altri attrezzi
Quello che Uthmeier chiama “condizioni naturali avverse” sono i cambiamenti climatici avvenuti alla fine dell’ultima interglaciazione oltre centomila anni fa. Seguirono delle fasi particolarmente fredde nel successivo periodo glaciale Weichsel, circa 60.000 anni fa. Questo portò alla mancanza di risorse naturali e i Neanderthal si dovettero adattare a una vita meno sedentaria, modificando i propri usi e attrezzi nel processo. A partire dalla lama con un solo filo, scolpita lateralmente nella pietra, che funzionava da attrezzo da taglio, i Neanderthal svilupparono la Keilmesser con le sue due lame affilate e il vantaggio della versatilità. A detta di Davide Delpiano “ciò è indicato in alcune similarità nella lama, che in entrambi i casi è piatta nella parte bassa e convessa in quella alta. Questa forma ottimizzava il taglio di lungo, il che spiega perché lo chiamiamo coltello”
Fatta per durare
Cambiamento climatico e Neanderthal si incontrano quindi in un’esplosione di innovazione tecnologica. Entrambi i tipi di coltelli, sia il vecchio a una lama che la Keilmesser, più complessa, hanno le stesse funzioni. La differenza più importante tra i due coltelli rivelata dallo studio è l’ottimizzazione della seconda per una vita in movimento e per una durata maggiore. Le Keilmesser rappresentano un concetto elevato adatto a una vita lunga, alla multifunzionalità, all’utilizzo immediato senza necessità di accessori. “Studi di altri gruppi di ricerca sembrano supportare le nostre interpretazioni” conclude Uthmeier. “A differenza di quanto detto da altri scienziati, la scomparsa dei Neanderthal non può in alcun modo essere collegata a una loro carenza in fatto di innovazione e tecnologia. Erano pensatori metodici”.
Daniele Tolu