In questi giorni, il punto interrogativo che caratterizza la questione sulle pensioni dei medici, è grande. Ieri, però, il vicepresidente del Consiglio Tajani ha confermato che il governo ci sta lavorando e che è a un passo dal risolvere il problema con un maxi-emendamento alla manovra
La situazione
Il problema in questione riguarda la norma inserita nella manovra di bilancio che prevede per i dipendenti pubblici come medici, insegnanti di asilo ed elementari, uffici giudiziari etc.., un taglio ai coefficienti di rendimento in un’accezione meno vantaggiosa per chi ha versato contributi prima del 1933, con la conseguenza di assegni più bassi per chi andrà in pensione. A queste categorie, precedentemente, era riconosciuto un super rendimento rispetto ad altri. Questa divergenza ha caratterizzato l’intervento del ministero dell’Economia, il quale sostiene che da qui a vent’anni il ricalcolo, secondo le simulazioni effettuate, garantirebbe risparmi cumulati per quasi 33 miliardi.
Questa norma però non è stata gradita, soprattutto ai medici, i cui sindacati hanno indetto uno sciopero per il 5 dicembre. I rischi legati a questa norma sono molteplici, soprattutto quello di una possibile fuga di 6mila dottori secondo le stime dei sindacati. Il governo quindi sta cercando di trovare una soluzione per far sì che si possa raggiungere un compromesso.
La soluzione che il governo sta cercando di dare riguardo le pensioni dei medici
Il governo, dopo aver appreso lo scontento generato dalla norma inserita nella sua manovra, ha preso in considerazione delle ipotesi, tra cui quella di salvaguardare coloro che hanno già raggiunto i requisiti per la pensione e la possibilità di posticipare la norma e di tagliare i coefficienti di rendimento solo per chi va in pensione anticipata, escludendo così chi va in pensione per vecchiaia. Questa sembrerebbe più una copertura legata strettamente all’inflazione delle pensione più ricche, ma il partito di Forza Italia si mostra contrario a ciò. Antonio Tajani afferma che il governo sta lavorando per risolvere la situazione:
“perché possano esserci dei correttivi che vadano nella direzione di ridurre la pressione sulla casa, di permettere anche ad alcuni dipendenti pubblici, compresi i medici, di vedere risolto il loro problema pensionistico. Un passo dal risolvere il problema che riguarda la pensione dei medici con un maxi emendamento alla manovra.”
Ma non sembra che sia la ‘via della risoluzione’ quella che sta prendendo il governo.
Domani ci sarà la scadenza per presentare emendamenti in Commissione bilancio, quindi in settimana sentiremo molto discutere su questo tema. Il governo potrebbe racchiudere le ultime finiture in un maxi emendamento, con l’obbiettivo di portare la legge di bilancio a Palazzo Madama il 4 dicembre e a Montecitorio per l’approvazione decisiva il 15 dicembre.
Resteremo aggiornati sulle nuove decisioni e sui pareri dei medici sperando che non sia l’ennesimo fallimento del governo nei confronti dei lavoratori.