Caldo in Antartide: temperature record mettono a nudo la terra

Caldo in Antartide

Foto del NASA Earth Observatory

Una Vista Preoccupante

Qual è la differenza tra Polo Nord e Polo Sud? Di differenze, a dire il vero, ce ne sarebbero molte. Quella nota a tutti, però, è forse solo una, un ricordo indimenticabile delle nostre prime lezioni di geografia: l’Antartide, contrariamente all’Artide, è un vero e proprio continente coperto dal ghiaccio. Questo fatto si manifesta in tutta la sua evidenza proprio in questi giorni, con lo scioglimento dei ghiacci antartici osservato dal NASA Earth Observatory. Lì dove si era soliti vedere null’altro che il bianco della neve, ecco spuntare ampie porzioni di terra arida, asciugata da un caldo record per l’Antartide.

Non è che l’ennesima dimostrazione di una crisi ambientale di cui si discute spesso eppure, mai abbastanza. In un certo senso, almeno, queste immagini avranno modo di sensibilizzare definitivamente le masse sulla realtà del riscaldamento globale. Con questo non si vuole affermare che altri video, come quelli provenienti dal Polo Nord, non siano altrettanto significativi, ma che, per forza di cose, la vista dei blocchi di ghiaccio che si staccano dalle banchine per perdersi nel Mar Glaciale Artico non può reggere il confronto con la desolazione fisica, tangibile ed estetica delle morene antartiche messe a nudo dal caldo.



I Dati

I numeri di quest’anomalia climatica giungono direttamente dai termometri della base argentina Esperanza, nella penisola di Trinity. Il 6 Febbraio scorso i meteorologi della base hanno rilevato una temperatura di ben 18.3°C, superando le massime registrate fino ad allora (17.5°C il 24 Marzo 2015). Pur non superando questo limite, il caldo è rimasto costante nella settimana seguente.

Gli effetti di questo sbalzo termico sono chiaramente osservabili dalle foto fornite dall’OLI (Operational Land Imager). Le immagini mostrano come i ghiacci di Eagle Island, nei pressi della base Esperanza, si siano ridotti drasticamente nell’arco di una decina di giorni.

Un’analisi della situazione è fornita da Mauri Pelto, glaciologo e professore di scienze ambientali al Nichols College di Dudley, nel Massachusetts. Secondo Pelto circa 1.5km² di manto nevoso si sono sciolti in Antartide in questo periodo. La sola Eagle Island pare aver perso più di 100mm di ghiaccio tra il 6 e l’11 Febbraio (circa il 20% di quanto accumulato nell’intera stagione).

Ad una prima analisi quest’anomalia sarebbe da imputare alla concomitanza di vari fattori atmosferici, come l’alta pressione e la discesa di aria calda dai tropici. I dati sono tutt’ora sotto la lente degli esperti, determinati ad approfondire motivi e conseguenze di questa ondata di caldo in Antartide.

Paolo Bertazzo
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