Calcutta, il cantautore di Latina, quello dei sentimenti raccontati con il “cuore a mille” e del disagio di una generazione di “outsider”, sarà domani sera in concerto all’ex base Nato di Bagnoli
Se qualcuno, anche solo pochi anni fa, avesse provato a citare una simile accoppiata sarebbe risultato a dir poco inverosimile. Da un lato uno dei pionieri di quel genere, l’indie o itpop che si voglia, che ha fatto da catalizzatore di consensi giovanili negli ultimi anni e dall’altro lato una ex base militarizzata italiana. Uno di quei luoghi capaci di essere protagonisti nelle fasi calde e belliche della storia del nostro paese, come il bombardamento di Belgrado.
Tempi lontani e una base ormai smobilitata già nel 2013, che dal primo Giugno di quest’anno, grazie alla Fondazione Banco di Napoli e alla Regione Campania ha preso nuova vita e nuova linfa dal mestiere delle arti. Nella sua prima ricca estate sarà, infatti, location di concerti (oltre a quello proprio di Calcutta, altri artisti come Luchè, Carl Brave e Gazzelle), ma anche iniziative per famiglie, cinema all’aperto e mostre, che potrete seguire sugli appositi canali dell‘Exbase.
Domani sera toccherà a quel cantore, viso da buono e “istigatore” della nuova scena pop romana, autore di successi come “Oroscopo“, “La gatta e la luna” con Jovanotti e Tommaso Paradiso, ma anche “Paracetamolo” girato del videomaker e regista napoletano Francesco Lettieri. Calcutta calcherà il palco napoletano di Bagnoli a cinque mesi di distanza da quel sold out del Palapartenope, che tra l’altro vide salire sul palco ospiti del calibro di Giovanni Truppi ed Elisa.
Ospite dalla serata di domani sarà, invece, Davide Petrella, eclettico e talentuoso cantante napoletano, ex voce del gruppo “Le Strisce” ma anche autore di testi per artisti come Cesare Cremonini.
Tutto è cambiato quando mi sono trovato a scrivere canzoni un pò di più radiofoniche delle precedenti, non è stata una scelta fatta di proposito, anche perché poi le mie canzoni non le sento così radiofoniche; mi interessava sopratutto sperimentare un nuovo linguaggio, nella vita non sono uno che ragiona troppo sulle cose che fa, seguo l’istinto è questo è il risultato
queste le parole di Edoardo D’Erme in arte Calcutta alla vigilia della sua turnèe estiva, che poi aggiunge:
Amo vedere nascere le cose; io sono uno da studio, sono un pò pigro. Oltre a Francesca Michielin mi piace Cosmo e sono amico di Tommaso (Paradiso), ma la nuova scena mi interessa poco, i miei ascolti spaziano dai Beach Boys ai Beatles a Burt Bacharach, l’autore preferito di mia madre, perché per me la miglior musica è stata prodotta negli anni sessanta
Calcutta, nella nuova veste estiva dei suoi concerti, proporrà anche i suoi due nuovi inediti comparsi, quasi improvvisamente, nelle scorse settimane sul web; “Due punti” e “Sorriso (Milano Dateo)“. Nella scaletta non mancheranno brani tratti dal suo disco di esordio e di enorme successo “Mainstream“, titolo che si avvaleva quasi della facoltà di oracolo visto che proprio lui, trai primi ha sdoganato un genere nel mercato “mainstream” della musica pop, rendendo sempre più labili i confini di una musica sempre meno di nicchia e sempre più in alta rotazione nelle radio, forte del suo hype e della sua forza comunicativa.
Non ci resta che aspettare una serata dai connotati quasi unici, lo sperimentalismo di una musica moderna, dei suoi suoni e delle sue produzione, il canto di una generazione frustrata in un luogo che smette i panni militari per vivere di canzoni e nuovi colori.
Claudio Palumbo