Calcio brasiliano: le giocatrici donne verranno pagate quanto gli uomini

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Il calcio brasiliano è sempre un gran spettacolo per i tifosi.

Di certo i giocatori uomini sono la parte più famosa del calcio brasiliano. Il Paese però, ovviamente, ha anche una nazionale femminile. È di questi giorni la notizia che le giocatrici della nazionale femminile percepiranno lo stesso compenso economico dei loro colleghi maschi.



Non solo i premi in caso di vittoria o di qualificazione a un torneo saranno dello stesso importo, ma anche la paga diaria, sia durante le fasi di preparazione che per le partite. Il calcio brasiliano si allinea così a quello di Norvegia, Austrialia e Nuova Zelanda, che hanno già da tempo adottato la stessa misura.

Di certo fa riflettere il fatto che faccia notizia la parità di retribuzione.

Se il calcio – e non solo il calcio brasiliano – è da sempre, purtroppo, considerato uno sport prettamente maschile, la questione parità di stipendio tra uomo e donna è ancora più spinosa. Si moltiplicano le statistiche, le ricerche e le interviste dalle quali, nella maggior parte dei casi, emerge un triste dato: le donne, a parità di impiego e di competenze, vengono spesso pagate di meno dei loro colleghi uomini.

Esemplare il caso, risalente a pochi mesi fa, delle calciatrici della nazionale statunitense. Le atlete avevano chiesto un risarcimento di oltre 66 milioni di dollari alla U.S. Soccer Federation in quanto vittime di discriminazione di genere. Il giudice Gary Klausner, del Tribunale distrettuale degli Stati Uniti per la California Centrale a Los Angeles, ha respinto la richiesta. Egli ha però rimandato a un giudizio successivo le loro lamentele sulla disparità di trattamento per le questioni organizzative relative a tornei ed altro.

Ma le novità relative al calcio brasiliano non finiscono qui.

Le responsabili del settore femminile della federazione sono, per la prima volta nella storia, due donne. Si tratta di Duda Luizelli (coordinatrice delle nazionali femminili) e di Aline Pellegrino, ex capitano della nazionale ed ora coordinatrice delle competizioni femminili.

Secondo quanto riportato dai quotidiani nazionali, le calciatrci, fino all’attuale riforma, percepivano un compenso pari alla metà di quello percepito dai loro colleghi uomini. Il presidente della Cbf Rogerio Cabloco, nel comunicare che le atlete sono soggette al nuovo regime dallo scorso marzo, ha detto:

Non c’è più differenza di genere, la Cbf tratta uomini e donne allo stesso modo.

Mariarosaria Clemente

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