Il Consiglio Regionale della Calabria, nell’ultima seduta dello scorso dicembre, ha approvato una legge, la nr. 71, denominata “Calabria Golf Destination”, da qualcuno considerata inizialmente una chimera ed invece diventata un’importante realtà per la diffusione di questo sport, e non solo. Tale misura legislativa, infatti, risulta significativa per lo sviluppo del turismo e dell’occupazione in tutta la Regione, tenuto conto che il progetto che la riguarda mira alla costituzione di cinque campi, uno per ciascuna provincia, suddivisi fra 18, 27 e 36 buche, da realizzarsi in prossimità di località ad alta concentrazione turistica.
In questo modo, la legge raddoppia gli obiettivi, intendendo così anche recuperare intere aree dismesse da trasformare in prestigiosi green, oltre alla riqualificazione di altre località e alla valorizzazione di borghi antichi. Grande soddisfazione in tutti i sensi, tenuto conto anche che l’art. 6, “Disposizioni in materia finanziaria”, prevede il costo zero per la Regione, poiché gli oneri finanziari sono completamente sostenuti da investitori privati. E di vero compiacimento parla anche il consigliere regionale, promotore dell’iniziativa, Orlandino Greco, che definisce addirittura “una pagina storica” quella scritta nel Consiglio che ha deliberato la Legge.
Con Calabria Golf Destination si apre la grande opportunità di far entrare la Regione nel circuito nazionale del golf puntando a un turismo di qualità, incrementando anche quello internazionale e, soprattutto, destagionalizzandolo: questo sport, fondamentalmente di nicchia, di fatto non conosce stagionalità, ed è in grado di creare un importante indotto in termini di business, in quanto i nuovi campi potranno, anzi dovranno, essere le vetrine di un sistema turistico/economico completo. Saranno valorizzate tutte le potenzialità ambientali, storiche, enogastronomiche, climatiche e culturali, oltre alla creazione di nuovi impianti sportivi e, di conseguenza, a nuova linfa anche alle strutture ricettive, le stesse che, attualmente, lavorano al massimo 3 mesi all’anno.
Ogni impianto da 18 buche, il più piccolo, impiega all’incirca 60 dipendenti, oltre naturalmente ad un numero imprecisato di professionalità per tutto ciò che ne consegue, come alberghi, ristoranti, bar, e quant’altro. Il giro d’affari internazionale legato al golf è davvero rilevante, se si pensa che è stimato intorno ai 70 miliardi di euro l’anno, interessando circa 90 milioni di players, sempre alla ricerca di campi in nuovi contesti geografici suggestivi e particolari. La legge ha posto una buona base per questo genere di sviluppo turistico, tanto da poter far considerare la Calabria come punto di riferimento in tutta l’area del Mediterraneo, specie ora che ben il 32% dei giocatori ha praticamente cancellato dai propri itinerari i campi di Egitto, Tunisia e Turchia per i noti problemi geopolitici.
Il senso della legge, la morale economica del progetto, che ne è stimolo ed impulso, è incrementare il PIL della Regione, creando sviluppo, lavoro, indotto a 360°. Ma non solo: Calabria Golf Destination, infatti, rappresenta anche una straordinaria opportunità in vista della Ryder Cup 2022, la più prestigiosa competizione internazionale di golf, che si svolgerà a Roma. Gian Paolo Montali, Direttore Generale del della gara, ha presentato in Commissione Bilancio del Parlamento un progetto ancora più ampio, da prolungarsi sino al 2027, per diffondere il golf in Italia ed ora la Calabria può senza dubbio puntare ad essere annoverata in questo autorevole contesto, grazie ad una legge unica nel suo genere, e di cui tutta la Regione va fiera.
Da sottolineare che alcuni villaggi turistici in Calabria sono già attrezzati per il golf come il Minerva Club Resort Golf & Spa, proprio a dimostrazione di come questo sport possa intercettare una fetta importante di turismo.