Torino accoglie con gioia il rientro dell’allerta maltempo.
Di tutta la pioggia scesa in questi giorni a Torino, rimane solo il ricordo e un pezzo di storia di nome Valentina ormai andato scomparso.
Di tutta la pioggia scesa in questi giorni, di tutte le nubi che hanno oscurato il cielo Torinese e di tutta l’acqua che abbiamo visto crescere impetuosa e rapida e poi rientrare lenta e sottomessa, oggi rimane poco o nulla.
La quotidianità dei Torinesi e dei turisti torna a segnare il passo delle giornate e chiunque passi da un ponte cittadino non si ferma quasi più a guardare, a commentare, a consigliare. L’allerta maltempo è quasi del tutto rientrata e, nelle prossime ore, il Po ci restituirà la passeggiata ai Murazzi, le canoe e la Student Zone, così trendy e così innovativa che richiederà un po’ di tempo per riaprire agli studenti. La circolazione dei mezzi è già tornata alla normalità e, pian piano, spariscono le transenne inquietanti, quasi sempre “addobbate” da quella striscia bianca e blu che incute un timore a dir poco reverenziale.
L’allerta maltempo è così. Quando cessa diventa subito un ricordo se non ha fatto danni e qui, almeno a Torino, di grossi danni non ce ne sono stati. Più doloroso è invece il futuro di chi ha vissuto l’alluvione e conta i danni. Un pensiero va a chi ha guardato il cielo in questi giorni e ha invocato con ansia il sole. Penso a Moncalieri e penso ad alcuni comuni piemontesi che hanno visto l’acqua crescere fino a diventare indomabile. Qui a Torino, di tutto, rimarrà un ricordo romantico e malinconico della povera “Valentina” che non ce l’ha fatta. Nella mattinata di venerdì, insieme al suo battello gemello “Valentino” si era liberata, vittima del Po e della sua furia. Nel pomeriggio di venerdì non è sopravvissuta al tentativo dei soccorritori di portarla in salvo. Sotto gli occhi increduli di centinaia fra curiosi e addetti ai lavori, si è rovesciata e ha cominciatola sua fuga, durata per diversi chilometri. Valentino è rimasto lì impassibile e, forse, sarà recuperato. Un altro pezzo di storia torinese che se ne va. Valentina, reginetta del Po, era il desiderio dei turisti che vedevano in lei un comodo veicolo di bellezza turistica. Chissà che cosa penseranno tutti quei bambini che ci sono saliti sopra e hanno sognato nel non vedere più nulla nei prossimi giorni. Tutto passa, si dice, come l’acqua nei fiumi e poco rimane. L’allerta maltempo ha seguito le sorti di Valentina ed è fluttuata via. Ciò che consola è che Torino e i Torinesi sono famosi per l’ambizione e la tenacia. Avremo nuovi battelli e nuovi sogni. Avremo nuovi soli e nuove piogge. Avremo molto presto una nuova Valentina.
Andrea Cherchi