Cage- free, Yum! Brands si impegna ad eliminare le gabbie entro il 2026

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Yum! Brands, colosso mondiale della ristorazione con quasi 50 mila sedi a livello globale, con i suoi brand Kentucky Fried Chicken (KFC), Plzza Hut, Taco Bell e The Habit Burger, si impegna a diventare 100% cage free entro il 2026 per la maggior parte delle sue sedi ed entro il 2030 su scala globale.

Questo è l’impegno preso da una azienda con un elevatissimo numero di sedi in tutto il mondo. Parte del merito va anche alle 75 associazioni no profit che fanno parte della Open Wing Alliance.

Queste associazioni si sono impegnate a garantire il raggiungimento di tale obiettivo. Le varie organizzazioni no profit hanno intavolato trattative con la multinazionale Yum! Brands che ha deciso così di cambiare il suo modus operandi.

L’obiettivo è quello di eliminare le gabbie entro il 2026 permettendo ai polli di vivere in un ambiente più salutare. Gli allevamenti in gabbia, infatti ,costringono le galline a vivere in spazi davvero piccoli, senza alcuna possibilità di movimento.

Open Wing Alliance

OWA ovvero Open Wing Alliance è una coalizione internazionale nata nel 2016 e formata da più di 70 organizzazioni in tutto il mondo il cui obiettivo comune è quello di garantire una degna esistenza a tutti gli animali che vengono sfruttati dalle industrie alimentari.




Dall’inizio di questo progetto ad oggi, si sono aggiunte più di mille aziende del settore alimentare. Quest’ultime sono entrate a far parte di questa associazione con lo scopo di migliorare la qualità della vita di polli, galline e non solo. L’obiettivo è anche quello di ridurre, se non eliminare del tutto, gli allevamenti intensivi.

La sola associazione italiana che fa parte di questa coalizione è Animal Equality. Tra le varie campagne portate avanti dai volontari di questo gruppo, ricordiamo la campagna “stop pubblicità ingannevoli”. L’associazione cerca di mettere in luce la reale condizione in cui vivono gli animali, cercando di sfatare il mito degli allevamenti felici che ci viene ogni giorno propinato dalle tante pubblicità. Tutti hanno, inoltre, la possibilità di fare delle segnalazioni direttamente all’associazione, compilando l’apposito forum sul sito internet.

Animal Equality permette, attraverso tecniche di realtà virtuali, di scoprire cosa vuol dire davvero vivere all’interno di allevamenti intensivi, spingendo i consumatori ad uno stile di vita diverso, scegliendo una dieta vegetale.

La situazione in Italia

In Italia circa il 60% degli allevamenti di polli e galline è diventato cage- free nel 2020. In Italia le aziende utilizzano vari sistemi di allevamento, ovvero il sistema biologico (4%), all’aperto (3%) e a terra (53%). I sistemi di allevamento a terra, maggiormente diffusi, sfruttano un allevamento definito “combinato”  che consente agli allevatori la possibilità di relegare le galline all’interno delle gabbie, privandole di un naturale spazio vitale.

Ogni anno viene assegnato il premio Cage free a tutte quelle aziende che si sono distinte e che hanno innovato il loro sistema di allevamento. Nel 2020 il premio è stato assegnato a Coop UK, una catena di supermercati inglesi. Nel 2008, la Coop UK ha ricevuto anche il premio Good Egg per l’abbandono delle gabbie per le galline ovaiole.

Questa tematica è molto sentita e si sta cercando di sensibilizzare le coscienze per dare una svolta a questo comparto della filiera alimentare.

Irene Amenta

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