Burning Man: la festa degli hippies accampati nel deserto

Deserto, anarchia, macchine a motore surreali, baratto, psichedelia, musica, body art. Ecco alcuni degli ingredienti del Burning Man, festival di otto giorni che si svolge ogni anno a Black Rock City, città ‘provvisoria’ che vive solo in questi giorni, sulla distesa salata del deserto Black Rock, in Nevada. Il festival, in corso dal 30 agosto fino al 7 settembre, conclude la festa americana del Labor Day.

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Trentacinque persone nel 1986, il primo anno in cui venne celebrato, 70 mila presenze nel 2015: se la prima edizione fu un happening da iniziati, oggi il Burning Man è una delle feste più popolari degli Stati Uniti, nata dall’idea di Larry Harvey, artista di San Francisco.

Il festival viene descritto dagli organizzatori come esperimento in comunità, radicale espressione di sé e radicale fiducia nella propria persona e negli altri. Il nome Burning Man deriva dal rituale che consiste nell’incendiare un grande fantoccio di legno l’ultima notte del festival.

Per avere un’idea del tipo di festival, basti leggere quanto riportato da Il Fatto Quotidiano: “Psichedelia, musica, sesso e droga: le sostanze stupefacenti, formalmente illegali, sono facili da trovare come una caramella ad Halloween”. Il Burnig Man da un lato offre a ognuno la libertà di organizzare un’esibizione, un concerto o un workshop, coinvolgendo gli altri abitanti della città temporanea, dall’altro la Black Rock City ha regole ben precise.

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Ogni partecipante deve dotarsi di attrezzatura da campeggio, generatori di elettricità, cibo e acqua per la propria sopravvivenza, le uniche cose in vendita sono ghiaccio e caffè. Occorre poi fare attenzione alla tipologia di territorio in cui ci si trova: a Black Rock City i cellulari non funzionano e, trovandosi nel deserto, possono verificarsi tempeste di sabbia improvvise, senza considerare che di giorno le temperature superano i 40 °C e la notte possono abbassarsi di diverse decine di gradi.

Tutte le macchine fotografiche e le videocamere devono essere registrate all’arrivo in città e chi ha intenzione di effettuare delle riprese o fare fotografie per scopi commerciali deve accordarsi preventivamente con l’organizzazione del festival. Il baratto e il dono sono le uniche forme ammesse di passaggio di proprietà di beni, cibo ed acqua, anche se di hippy c’è forse solo questo, se si considera che il biglietto di ingresso costa ben 380 dollari.

 

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