Il termine buonista spopola sul web e sulle labbra di chi cerca di giustificare la sua intolleranza cercando di convincersi siano gli altri dalla parte sbagliata. In realtà, visti i tempi, è un titolo di cui vantarsi.
Un tempo per essere definito buono dovevi compiere atti e gesti di un certo peso e di una certa importanza sociale. Ora basta semplicemente pensare che “odiare chi ha la sola colpa di essere nato in un altro territorio o abbia una carnagione più scura non sia una buona cosa”.
Così, anche persone come il sottoscritto che non avevano intenzione di esserlo e che hanno sempre odiato i moralismi, bigottismi e perbenismi, si ritrovano additate come buoniste. Un termine che in qualsiasi cultura sarebbe visto con positività ma non in quella attuale italiana.
Ricorda, seppur lontanamente, i tempi del ventennio più buio della nostra nazione, quello di Mussoliniana memoria e non quello di Berlusconiano concepimento, quando con la stessa accezione negativa si apostrofava con un “pietista” le persone che provavano compassione per il popolo ebraico.
Ma chi sono questi additatori e banditori di “buonisti”? Così, spulciando tra i contatti di un paio di questi “anti-bontà“, mi sono imbattuto in una pagina dai commenti aberranti. La pagina in questione è AZIONE FRONTALE.
Ci si potrebbe fare una rubrica intitolata “Li trovi nel web” per quanto materiale si può trarne.
I commenti “migliori” su Azione Frontale sono quelli inerenti alla web “star” Bella Figo. Trattasi di uno pseudo rapper, di colore, che prende in giro gli steriotipi che taluni italiani collegano agli immigrati.
L’unica colpa, se di colpa si può parlare, che imputo é Bello Figo è quello di essere un pessimo rapper, tanto da lisciare i capelli a Caparezza a ogni barra pronunciata. Forse è solo questione di gusti.
Gli iscritti di Azione Frontale, movimento neo fascista, si impegnano nell’ostruzionismo ai concerti del ragazzo in questione, come già trattato su Ultima Voce, ma non solo.
… ma no. Il problema non è il colore della sua pelle. E’ solo che manca di rispetto a noi italiani.
Beh, ma non pensiate che sia una prerogativa dell’uomo fascistoide essere così “umano”. Eh no, fanciulle che state leggendo non temete. Anche qui c’è spazio per le quote rosa. Le pari opportunità sono un fondamento importante anche per la comunità balilla…
Uomini, difendete le vostre donne dall’invasione… Non ci sono più i cavalieri di una volta che fermavano quelli della pelle color ebano ai confini… Daniela, tranquilla. Il tuo cavaliere, basso e stempiato, ha avuto un contrattempo in piazzale Loreto. Non ti ha abbandonato di sua volontà… O forse si visto che l’ultima cosa che ha fatto prima di vedere il mondo a testa in giù è stato un tentativo di fuga dall’Italia?
Anche i balilla però hanno alcuni contrasti interni. Ci sono più correnti contrastanti che nel PD. Perchè per una donna che viene rispettata e difesa dall’invasore ce ne è una che viene calpestata…
Biagio, Biagio, Biagio… A parte l’ossimoro nella frase, se neanche un bradipo se la “filerebbe” come può essere quello che dici? E la povera Daniela che punta su cavalieri del tuo calibro? Ah… Che fallimento e delusione…
Beh… Certo. Debora se l’era cercata. Dai… Questo post è davvero troppo, parlare di ironia a chi ne ignora il concetto? Non si fa.
Sincera la risposta di Azione Frontale. Finalmente una verità. L’IRONIA NON FA PER NOI. Infatti l’ironia richiede un’intelligenza e una cultura sufficiente a coglierla. Cosa che quindi non fa decisamente per loro.
In conclusione, se l’alternativa a essere buonisti è essere come voi ben venga il buonismo.
Christian Gusmeroli