Bullismo tra gli studenti: secondo la piattaforma Elisa il 26,9% ne è vittima

Bullismo tra gli studenti

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha di recente diffuso, agli istituti scolastici, i risultati dell’indagine condotta dalla piattaforma “Elisa” che riguardano il fenomeno del bullismo tra gli studenti. I dati dimostrano come siano ancora molto frequenti gli atti di violenza tra i ragazzi, infatti, il 26,9% degli studenti ha segnalato di essere stato vittima di bullismo nei primi mesi della rilevazione dei dati, avvenuta tra maggio e giugno 2023. Contemporaneamente, il 17,5% degli studenti partecipanti ha segnalato di aver commesso atti di bullismo

Chi ha partecipato al monitoraggio?

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha diffuso, ai diversi istituti scolastici, i risultati del monitoraggio condotto sulla piattaforma “Elisa”, un sistema di rilevazione online di bullismo e cyberbullismo. I risultati mostrano che la percentuale degli studenti vittima di bullismo è ancora alta.

Hanno preso parte alla rilevazione, 185.063 studenti e studentesse provenienti da 699 Istituti scolastici di secondo grado e 44.070 docenti relativi a 1.909 Istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo e secondo grado.

I dati della piattaforma “Elisa” segnalano che il bullismo tra gli studenti non si è ancora fermato

Gli episodi di bullismo nelle scuole continuano a coinvolgere un numero ancora molto alto di studenti. I risultati del monitoraggio Elisa ce lo dimostrano.

Per quanto riguarda il bullismo fisico:

Per quanto riguarda invece le forme di cyberbullismo:

Secondo il giornale “Orizzonte Scuola”, confrontando i dati del 2021, 2022 e 2023 emerge una tendenze in aumento:

 “Il bullismo, il cyberbullismo e la cybervittimizzazione, sebbene risultino in generale piuttosto stabili nel tempo, evidenziano un lieve aumento delle forme sistematiche e una lieve diminuzione delle forme occasionali.”

Ad essere presi maggiormente di mira sono chi ha un’etnia differente, chi è omosessuale e chi ha una disabilità. Infatti, dai dati emerge che:

In relazione a questo, si registra un certa connessione tra i dati delle vittime e i dati dei carnefici, infatti:

Da questi dati si può quindi evincere che il fenomeno del bullismo tra gli studenti è basato sul pregiudizio. 

Hate Speech online e la percezione dei docenti

Il fenomeno dell’Hate Speech online invece risulta essere in calo. Dal monitoraggio avvenuto nel 2020/2021, i quali i dati registravano una percentuale del 46,2%, nel monitoraggio del 2022/2023, si è passati ad una percentuale del 38,7%.

Nonostante il numero sia ancora molto alto, sicuramente le attività per contrastare l’Hate Speech online stanno, in piccola parte, dando i suoi frutti.

Un dato da non sottovalutare riguarda la percezione dei docenti sugli atti di bullismo tra gli studenti. La rilevazione, infatti, dimostra che secondo gli insegnati, solo il 6% ne è vittima. Questo divario evidenzia come i docenti si “allarmano” solo quando assistono ad un atto di bullismo grave mentre, rimangono indifferenti agli episodi meno gravi.

Il fenomeno del bullismo tra gli studenti non è storia di oggi, da sempre tra i banchi di scuola si creano dinamiche che portano alcuni studenti a sopraffare gli altri creando così una divisione tra chi agisce e chi subisce. La scuola, la quale dovrebbe essere un luogo di formazione e incontro, a volte si trasforma in un vero e proprio luogo di terrore e, i docenti, i quali dovrebbero essere dei punti di riferimento dediti all’educazione, spesso non si accorgono di quello che accade sotto ai loro occhi.

Ambra Vanella

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