Un’indagine condotta su mille persone dall’Anifa, Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica di Automedicazione, mostra che il 60% degli italiani fa i conti con disturbi gastrointestinali almeno una volta ogni bimestre, e nel 54% dei casi la pirosi o iperacidità gastrica, più comunemente nota come bruciore e acidità di stomaco, è il disturbo più frequente.
Il bruciore di stomaco, scientificamente conosciuto come pirosi gastrica, è una condizione medica che può diventare anche molto fastidiosa e invalidante, caratterizzata da bruciore che generalmente insorge alla base dello sterno ma spesso arriva a diffondersi fino all’esofago e alla faringe. Mangiare in modo pesante concorre al manifestarsi di questo malessere, pertanto una dieta equilibrata può essere un valido aiuto sia nella prevenzione sia nella cura del disturbo. Andrebbero evitati i cibi grassi e piccanti, caffè, tè, alcolici, fritture, carne rossa, formaggi, cioccolata, pomodori. Allo stesso tempo, non vanno sottovalutati altri aspetti che causano il bruciore di stomaco come: presenza di batteri ( l’Helicobacter pylori, che comporta una terapia farmacologica mirata) stile di vita, stress, utilizzo di determinati farmaci, cambiamenti ormonali nel corso dell’adolescenza oppure durante la gravidanza.
Tra i rimedi naturali più efficaci per combattere il bruciore di stomaco va segnalato lo zenzero, un antinfiammatorio che rappresenta un vero e proprio toccasana per il benessere gastrointestinale, i finocchi cotti oppure crudi rappresentano un’ottima soluzione naturale per neutralizzare il fastidio (poiché favorisce la digestione), il sedano ricco d’acqua e fibre che sostiene l’apparato digerente nella produzione di saliva. Per chi ama le mandorle, una notizia interessante e salutare: è che mangiarne alcune dopo i pasti è ritenuto un rimedio utile per prevenire e alleviare il bruciore di stomaco.
Se il bruciore di stomaco si verifica di frequente o è duraturo e causa dolore, è necessario (indipendentemente dall’efficacia dei rimedi naturali citati)consultare e rivolgersi al proprio medico di base.
Alessandra Serratore