Bridgestone promuove i pneumatici senza aria

Nuovi pneumatici Bridgestone. Da: motorlife.it

Ai proprietari di bici sarà capitato di bucare una gomma di bicicletta, di passare del tempo a gonfiare una ruota o di riscontrare problemi con la camera d’aria.
Bridgestone, un’azienda giapponese che si occupa di produrre pneumatici, ha trovato una soluzione innovativa e particolarmente comoda per gli amanti delle biciclette.



Il progetto Bridgestone

L’idea è stata quella di utilizzare la tecnologia Air Free Concept, una tecnologia che permette di non gonfiare i pneumatici.
Bridgestone Corporation e Bridgestone Cycle si sono messe all’opera per produrre il primo prototipo di bicicletta sprovvista di camera d’aria.
Il progetto AirFree prevede una struttura a raggi che si distende lungo il lato interno del pneumatico e va a supportare il peso della bicicletta. Per i raggi sono state utilizzate particolari resine e gomme.
Questa tecnologia è stata adottata già dai mezzi leggeri come i quad, i piccoli scavatori e i tagliaerba.



Pneumatici sicuri e mai più bucati

Forare una gomma mentre si sta girando in bicicletta, è un inconveniente molto fastidioso ma che purtroppo può succedere. Non sempre si è così fortunati da riuscire ad arrivare a destinazione e quindi si è obbligati a scendere e spingere la bici a mano. La casa produttrice Bridgestone ha realizzato queste ruote anti foro, studiando attentamente la forma dei raggi, infatti questi sono in grado di resistere a possibili urti. La ruota si adatta perfettamente ad ogni tipo di terreno. Questi nuovi prototipi promettono molto bene, anche se non sono ancora stati sviluppati pneumatici per le biciclette sportive.



Una soluzione che aiuta l’ambiente

I materiali che costituiscono le nuove gomme, sono stati studiati  per tutelare l’ambiente, infatti vengono utilizzati materiali riciclati e a loro volta riciclabili.
L’azienda ha molti interessi nei confronti dell’ambiente, infatti si impegna nel rendere la società sostenibile.
L’utilizzo di questa nuova tecnologia porterebbe alla riduzione di emissioni di monossido di carbonio. Questo accadrebbe nel bel mezzo di un processo di combustione durante l’attrito delle gomme con l’asfalto.

Elena Cremonesi

 

Exit mobile version