Il presidente della Corea del Nord Kim Jong-un ha dichiarato, nel suo discorso di Capodanno, di avere sul suo tavolo il pulsante nucleare. Sempre secondo le sue parole questo missile sarebbe pronto a raggiungere le coste degli Stati Uniti. E proprio mentre la Corea del Nord ha aperto le trattative di dialogo con la rivale Corea del Sud, veloce arriva il tweet del presidente USA Donald Trump: “Il mio pulsante nucleare è più grande del suo.”
Le trattative con Seul
Nel discorso di Capodanno Kim ha inoltre annunciato di voler aprire un dialogo con Seul, per poter permettere la partecipazione della Corea del Nord ai giochi olimpici di Pyeongchang. Rapida la reazione del presidente Moon Jae-in che ha sollecitato i ministeri dell’Unificazione e dello Sport “a dare rapidamente seguito a misure per riavviare un dialogo Nord-Sud.” La data dell’incontro -pacificatore?- è stata fissata per il 9 gennaio a Panmunjon, un paese al confine tra le due Coree.
Il tweet di Trump
Dal canto suo Trump non ha perso occasione di commentare in un tweet le parole del suo rivale sul pulsante nucleare:
“Il leader nordcoreano ha appena dichiarato che ‘il pulsante nucleare è sempre sulla sua scrivania.’ Qualcuno di questo regime esaurito e alla fame lo informi per favore che anch’io ho il pulsante nucleare ma è molto più grande e più potente del suo, e il mio funziona.”
Le parole di Trump sono state definite come infantili e da parco giochi. Il livello del linguaggio da lui usato richiama quanto da lui affermato durante la campagna elettorale del 2016: le sue mani, e per estensione i suoi genitali, sono piuttosto grandi.
Le reazioni in USA si dividono tra chi considera pericolose parole di questo genere dette da una persona che ha in mano un’intera nazione, e chi twitta “Questo è il motivo per cui Trump è stato eletto. Un leader che non racconta c#####e che non ha paura di difendere la sua nazione”. Il tweet è di Micheal Flynn Jr., figlio dell’ex consigliere sulla sicurezza nazionale Micheal T. Flynn.
Se Kim scatenasse una guerra
David Morey, noto consulente strategico, fa notare come
“Anche se una piccola parte della Nord Corea venisse attaccata dagli USA -dato che più di 10 milioni di cittadini sudcoreani vivono in un range di 100 miglia dall’artiglieria e dai missili nordcoreani- penso che l’immediata e l’automatica risposta militare nordcoreana possa creare una massiccia perdita di vite umane sul fronte della Sud Corea.”
Nel Novembre del 2017, anche il disertore nordcoreano Thae Yong-ho aveva lanciato un avvertimento circa il pesante bilancio di perdite umane che un conflitto con la Nord Corea possa innescare.