Il Bosco Verticale è uno dei tanti esempi di come la visione italiana del lusso non vada di pari passo con la stessa in altri paesi europei, che purtroppo per evidenza dei fatti risultato più sviluppati rispetti al nostro.
Per chi non ne fosse a conoscenza, il Bosco Verticale, a Milano, è un grattacielo caratterizzato da alberi e piante anti-inquinamento su ogni balcone. Nel territorio lombardo ne esistono 2 di questi palazzi e non c’è dubbio per nessuno che viverci è solo per un’elite di persone davvero facoltose. Eppure in Olanda la moda del Bosco Verticale sta prendendo sempre più piede, quello che per noi italiani si tratta di lusso a Eindhoven non sarà altro che normalità, perché i palazzi che sono in produzione, corrispondenti alla descrizione del Bosco Verticale, alimenteranno un progetto di social housing, ovvero di case popolari.
Il Bosco Verticale olandese, una soluzione diversa rispetto all’Italia
Il Bosco Verticale olandese e successivamente quelli che verranno creati nel giro di pochi anni avranno la stessa architettura di base di quello milanese a opera di Boeri, però saranno alti 19 piani ovvero 75 metri e al suo interno saranno ricavati 120 piccoli appartamenti, di non più di 50 metri quadri l’uno, al fine di ospitare giovani coppie alle prese con un disagio abitativo.
Inoltre nei balconi di 4 metri quadri saranno predisposti un albero e 20 cespugli. il Bosco Verticale olandese è stato studiato come soluzione per migliorare le condizioni di vita dei cittadini meno agiati, ma anche per migliorare l’ambiente delle città nel mondo. Ebbene sì, avete capito bene, quello che per gli italiani, in particolare i milanesi è il simbolo delle case di lusso sul territorio, per gli olandesi, in maniera molto più contenuta, corrisponderà ad un’abitazione per povere famiglie in condizioni disagiate.
La soluzione di equipaggiare con tanto verde i palazzi di una città/metropoli sembrerebbe la risoluzione migliore al grigiore della città, nonché un’originalissima opera di design. Più in generale, il grattacielo olandese sarà composto di 125 alberi e 5.200 arbusti e piante, insomma un piccolo ecosistema con oltre 70 specie vegetali differenti in grado di contrastare l’inquinamento atmosferico. Infatti tutte queste piante, nel giro di un anno potranno assorbire 50 tonnellate di anidride carbonica.
Ben pochi sanno che soluzioni come quella del Bosco Verticale hanno già preso forma a Liuzhou Forest City, Losanna, Nanchino, Parigi, Tirana, Shanghai, Utrecht, data la funzionalità del progetto. Tanto per rendersi conto già dei risultati, i grattacieli appartenenti al blocco del Bosco Verticale di Milano ogni anno assorbono 30 tonnellate di anidride carbonica e producono 19 tonnellate di ossigeno. Il progetto milanese ha anche ricevuto tempo fa un certificato Gold Leed, il quale riconosce la sostenibilità degli edifici, il risparmio energetico e idrico, la riduzione di CO2 e la sostenibilità dei materiali impiegati. Abituatevi perché ben presto ogni città avrà il proprio Bosco Verticale, e forse anche più di uno.
Jacopo Pellini