Boom di panettoni nel Regno Unito ma il Times lo critica aspramente

boom di panettoni nel Regno Unito

La catena di supermercati Waitrose annuncia il boom di panettoni nel Regno Unito, con vendite in aumento del 24%. Tendenza confermata anche dai grandi magazzini Selfridges, che rilevano come gli inglesi preferiscano il dolce tipico italiano al loro tradizionale dessert natalizio, il pudding. Dati che hanno suscitato critiche da parte del food editor del Times, Tony Turnbull, che ha espresso il suo dissenso nei confronti del panettone in un articolo.

Boom di panettoni nel Regno Unito

Il Natale britannico, già da qualche anno, sta vivendo una trasformazione culinaria. Infatti, già nel 2021 la catena di supermercati Waitrose aveva registrato un boom di panettoni nel Regno Unito, constatando un aumento del 59% delle vendite, con oltre un milione di pezzi acquistati solo nel mese di dicembre.

Il boom di panettoni nel Regno Unito viene confermato anche quest’anno, secondo le informazioni fornite dalla catena di supermercati le vendite del panettone hanno registrato un aumento del 24%. Anche il rivenditore di grandi magazzini Selfridges ha rivelato come gli inglesi stiano preferendo il panettone, un dolce tipico italiano, al loro tradizionale dessert natalizio, cioè il pudding.

In generale, e per il panettone in particolare, la passione inglese per il cibo italiano non è nuova, ma fino a poco tempo fa i prodotti provenienti dal nostro Paese si trovavano esclusivamente in negozietti specializzati. Oggi, nonostante la Brexit renda più difficoltoso l’arrivo a causa di dogane e dazi, il panettone è un prodotto da supermercato di lusso.

Molti commentatori britannici hanno sottolineato come il panettone italiano abbia conquistato il cuore dei britannici. Ma questi dati hanno suscitato anche delle polemiche. In particolare, il food editor del Times, Tony Turnbull, in un articolo intitolato “Perché detesto il panettone”, ha espresso il suo dissenso nei confronti del panettone. Critica aspramente il dolce italiano definendolo “troppo dolce, spesso eccessivamente pesante e cotto in modo eccessivo”. Affermando che diventa gradevole solamente quando, avvicinandosi alla data di scadenza nel mese di aprile, viene utilizzato per preparare un enorme pudding aggiungendoci il burro.

Le critiche e le difese del panettone

Il giornalista del Times, Tony Turnbull, ha mostrato dei sospetti per i dati del boom di panettoni rilevati da Waitrose. Sostenendo che non raccontino l’intera storia, poiché molti preferiscono il panettone solo per regalarlo e non perché sia più buono, e che molti preparino il pudding in modo tradizionale senza comprarlo in supermercato. Queste le parole del giornalista:

Basta con il panettone, sospetto (e spero) che i dati di vendita non raccontino l’intera storia. Tanto per cominciare, molte persone preparano ancora il Christmas pudding, mentre nessuno prepara il proprio panettone a casa, quindi gli amanti del pudding vecchio stile non sono calcolati. Inoltre, sappiamo tutti che il fascino del panettone, con le sue belle confezioni, non sta nel mangiarlo ma nel regalarlo

Non sono mancate certamente le difese nei confronti del nostro dolce tradizionale. Uno su tutti, il rinomato pasticcere italiano Iginio Massari ha risposto alle critiche sostenendo che il commento di Turnbull manchi di una base logica e che, senza informazioni circostanziate, rappresenti un commento con il solo tentativo di attirare simpatie di lettori inglesi amanti delle polemiche sterili. Inoltre ha commentato:

Chi è abituato a mangiare sempre pane e salame difficilmente può capire leccornie più elaborate: è una questione di palato

Il boom di panettoni nel Regno Unito, confermato anche quest’anno, mostra come la festa natalizia, con la sua varietà di dolci, sia un momento in cui le tradizioni culinarie e le preferenze personali si scontrano in un mix di sapori e opinioni. Le controversie sull’aumento delle vendite di panettone nel Natale britannico, però, evidenziano diverse preferenze culinarie e aprono il dibattito sull’insistere nelle tradizioni natalizie locali o aprirsi a gusti internazionali sempre più diffusi.

Luisa Campazzo

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