Boom demografico in Africa: una benedizione o una minaccia?

Boom demografico in Africa rapporto unicef

Il Boom Demografico in Africa è diventato uno dei temi più rilevanti e discussi a livello globale, poiché nel corso del 2022 la popolazione mondiale ha raggiunto una cifra impressionante di 8 miliardi di individui, con un miliardo di persone aggiunte solo negli ultimi 12 anni. Questa straordinaria espansione demografica è stata principalmente attribuita ai miglioramenti nell’assistenza sanitaria, nella nutrizione e nella scienza medica. Tuttavia, è importante notare che questa crescita non è uniforme in tutto il mondo. Mentre nei Paesi ad alto reddito si osserva una tendenza al declino della fertilità, molte nazioni a basso reddito continuano a registrare tassi di natalità notevolmente più alti.


Nel corso del 2022, il mondo ha raggiunto un traguardo demografico significativo, con una popolazione globale che ha superato gli 8 miliardi di individui. Questo incremento demografico, pari a un miliardo di persone in soli 12 anni, è stato principalmente attribuito a miglioramenti nell’assistenza sanitaria, nella nutrizione e nella scienza medica. Tuttavia, è importante sottolineare che questa crescita non è omogenea in tutto il mondo. Mentre nei Paesi ad alto reddito si registra una tendenza al declino della fertilità, numerose nazioni a basso reddito mantengono tassi di natalità notevolmente elevati.

Particolarmente emblematica è la situazione demografica dell’Africa, dove si pongono sfide rilevanti che richiedono una speciale attenzione. Molte nazioni africane mantengono tassi di natalità elevati, con una media di oltre 4 figli per donna. Questo fenomeno può essere attribuito a una combinazione di fattori culturali e alla limitata disponibilità di risorse per l’educazione sulla salute sessuale e riproduttiva. L’alto tasso di natalità mette a dura prova le risorse limitate delle comunità africane, influendo negativamente sulla sicurezza alimentare, sull’accesso all’istruzione e sulla salute delle madri e dei neonati.

Un caso emblematico di questa sfida demografica è l’Etiopia, un paese che ha sperimentato un significativo aumento della popolazione, passando da circa 22 milioni di abitanti negli anni ’60 a oltre 122 milioni al giorno d’oggi. Il tasso di fecondità in Etiopia è stimato a circa 4,6 figli nati vivi per donna, un valore considerevolmente superiore rispetto ai bassi tassi di fertilità dell’Unione Europea (1,53) e dell’Italia (1,24). Inoltre, l’Etiopia si trova ad affrontare uno dei tassi di mortalità materni più elevati al mondo, con 412 decessi per 100.000 nati vivi, quasi il doppio della media globale.

Va sottolineato che il problema va oltre la semplice questione demografica; si tratta anche di una questione di salute pubblica e di diritti delle donne riguardo al controllo del proprio corpo.

L’aumento della popolazione è considerato anche un ostacolo allo sviluppo a lungo termine, poiché incrementa la domanda di risorse e può rallentare gli sforzi volti a combattere la povertà e le disuguaglianze sociali ed economiche. Inoltre, si assiste a fenomeni come la malnutrizione infantile, che minacciano la salute e il benessere dei bambini in età giovanile.

Nel 2023, in Etiopia, più di un bambino su 5 è sottopeso, e circa il 37% dei bambini rischia di subire un blocco della crescita. L’aggravarsi della crisi climatica potrebbe ulteriormente amplificare la portata della crisi alimentare, mettendo sotto pressione il settore agricolo, che rappresenta la principale fonte di sostentamento per oltre l’80% della popolazione etiope.

La resistenza alla pianificazione familiare è spesso radicata nella cultura tradizionale, soprattutto nelle zone rurali dell’Etiopia. Il governo etiope, in collaborazione con partner come Amref, sta lavorando per promuovere la diffusione di informazioni e buone pratiche rivolte alle donne e ai giovani. In questo contesto, è stata introdotta l’applicazione Yenetab, un servizio chatbot che fornisce risposte alle domande cruciali sulla salute sessuale e riproduttiva dei giovani etiopi, inclusi quiz e dettagli sui contatti di emergenza, accessibili anche in modalità offline.

Amref, attraverso il Progetto Reset Plus II, sta collaborando attivamente con il governo etiope per promuovere il diritto alla salute riproduttiva e sessuale dei giovani uomini e donne in varie regioni dell’Etiopia. Questo programma si basa su una rete di attività che coinvolge attivamente le comunità locali, con un’enfasi particolare sul coinvolgimento dei giovani come protagonisti e agenti di cambiamento.

Un elemento cruciale di questo approccio è la sensibilizzazione, che inizia nelle scuole, dove gruppi di giovani ragazze e ragazzi vengono formati per diventare punti di riferimento e diffondere informazioni tra i loro coetanei. Un esempio tangibile è il “Club degli studenti” della scuola di Dimtu nella regione rurale del Wolayta, dove i giovani hanno l’opportunità di acquisire conoscenze che influenzano positivamente il loro modo di pensare e agire, anche nella loro comunità di origine.

Per affrontare specifiche esigenze, sono stati creati spazi chiamati “Menstrual Hygiene Management Rooms” all’interno delle scuole, dove le ragazze possono ricevere informazioni sul ciclo mestruale e avere accesso a prodotti per l’igiene.

Nelle aree rurali, gli “Health Centers” rappresentano punti di riferimento essenziali per i servizi sanitari di base, tra cui la pianificazione familiare, la contraccezione sicura e i servizi ginecologici. La formazione degli operatori di comunità e il coinvolgimento dei leader politici e religiosi hanno contribuito a sensibilizzare i giovani sulla prevenzione delle gravidanze precoci e dei rapporti non protetti.

Un modello efficace di divulgazione e sensibilizzazione è rappresentato dallo scambio di informazioni tra pari, che affronta temi spesso considerati privati ed imbarazzanti. All’interno degli “Health Centers” è stato creato uno spazio ricreativo dedicato ai giovani, che funge da luogo di aggregazione e discussione su temi cruciali legati all’intimità, tipici dell’età adolescenziale.

Nonostante i progressi compiuti, le gravidanze precoci e i matrimoni precoci restano problematiche evidenti, soprattutto nelle zone remote con accesso limitato ai servizi. Il Progetto Reset Plus II ha quindi ideato i “Bazaar della Salute” itineranti, eventi trimestrali che coinvolgono le comunità con consulenze e visite mediche in tende-cliniche, affiancate da momenti di svago e intrattenimento all’esterno. Questi eventi mirano a sensibilizzare e a fornire informazioni cruciali sulla pianificazione familiare e sui diritti riproduttivi alle persone che altrimenti avrebbero difficoltà ad accedervi.

Amref sta lavorando instancabilmente al fianco dei governi e delle comunità africane per promuovere la contraccezione come un diritto fondamentale, migliorando così la salute, le opportunità lavorative e l’accesso all’istruzione. Attraverso un approccio olistico che coinvolge i giovani e le comunità locali, si stanno compiendo progressi significativi nell’affrontare le sfide legate alla crescita demografica e alla salute riproduttiva in Africa.

 

Exit mobile version