Bonus psicologo: ecco perché l’Italia ne ha bisogno

Sempre più persone sono affette da disturbi mentali. Il bonus psicologo è essenziale

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Il bonus psicologo, escluso dalla Legge di Bilancio 2030, sarebbe stato un grande aiuto per molte persone.
Sono in molti, infatti, a non potersi permettere di curare al meglio la propria salute mentale.

Gli italiani stanno male: richieste di aiuto in aumento

Isolamento forzato, DAD, difficoltà economica, lutti.
Il Covid-19 non solo ha avuto un impatto sulla salute fisica, ma anche su quella mentale.
Secondo i dati raccolti da Telefono Amico le richieste di aiuto psicologico sono aumentate del 66%, mentre sono triplicate quelle riguardanti intenti suicidari.
Tra questi, i soggetti più a rischio sono le donne, i giovani tra 19 e 25 anni e quelli tra i 26 e i 35. Ma sono sempre più preoccupanti i dati riguardanti i giovani studenti, che lamentano disturbi tra cui ansia e depressione.

Costi proibitivi, a cosa serve il bonus psicologo

Sono in molti, quindi, ad avere bisogno di un supporto psicologico. Non tutti però se la possono permettere.
I dati raccolti nel 2021 dall’Istituto Piepoli parlano chiaro: il 27,5% degli intervistati ha dovuto rinunciare alla terapia perché troppo costosa, mentre il 21% ha dovuto interromperla.

A proposito delle difficoltà che i giovani si trovano a fronteggiare, il dottor Crepaldi ha affermato:

Oggi, per andare da uno specialista devi pagare tanto e non tutti se lo possono permettere. Molti ragazzi, anche essendo disponibili a chiedere aiuto superando lo stigma, si sentono in colpa a far spendere soldi alla famiglia. Anche perché sono percorsi lunghi che non si risolvono in due o tre sedute ma possono durare anni. È paradossale che quando parliamo dell’eccellenza della sanità pubblica italiana intendiamo sempre e solo quella fisica

Proprio per questo motivo, il 3 dicembre, era stato proposto l’inserimento del bonus psicologo nella Legge di Bilancio 2030.
Questo consisteva in un fondo di 50 milioni di euro annui da dividere in due buoni.
Il primo, di 150 euro, per i maggiorenni ai quali non fosse stato diagnosticato un disturbo; l’altro, invece, definito in base al reddito.

Il 30 dicembre, però, il bonus psicologo è stato escluso dalla legge scatenando forti polemiche e portando la popolazione a lanciare una petizione online.

Le alternative alla terapia psicologica

Fortunatamente esistono valide alternative alla terapia.
Innanzitutto, il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi offre delle agevolazioni economiche a specifiche classi di lavoratori tra cui: Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Amministrazione penitenziaria e medici.

Il Servizio Sanitario Nazionale offre, inoltre, diverse soluzioni tra cui consultori familiari, servizi autonomi di psicologia e sert, oltre ai servizi di consulto presenti in diverse scuole e atenei.

In aggiunta, diverse città tra cui Milano, stanno prendendo provvedimenti locali come psicologi di quartiere o comunali per venire incontro alle richieste dei cittadini.

La richiesta del bonus psicologo riflette il malessere degli italiani

Oggi la salute mentale è riconosciuta dall’80% della popolazione italiana come ugualmente importante rispetto a quella fisica.
Tuttavia, ancora non è abbastanza.
Superare lo stigma è spesso difficile, e lo è ancora di più quando la terapia psicologica risulta un peso economico per le famiglie.

Non si può sottovalutare la forte richiesta del bonus psicologo, la quale sta a simboleggiare un malessere diffuso che aleggia tra la gente.
Sembra quindi indispensabile un sostegno maggiore da parte del governo verso una popolazione che chiede aiuto.

                                                                                                                               Giulia Calvani

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