Bombe made in Italy usate nella guerra in Yemen. La storia era già nota da un paio di anni, ma adesso il New York Times ha svelato maggori dettagli pubblicando una video-inchiesta di 7 minuti. Nuove accuse vengono dunque lanciate all’Italia, le bombe dell’azienda sarda RWM Italia S.p.a. sarebbero state usate non solo contro gli Houthi sciiti ma sarebbero anche la causa della morte di sei civili. A curare l’inchiesta è il giornalista Malachy Browne, che nel 2015 scrisse un lungo articolo sul commercio di armi tra Italia e Arabia Saudita.
Non solo file di carovane guidate da cammelli, ma bombe che partono dallo splendido paesaggio sardo per atterrare sul suolo yemenita e portare distruzione.
Il New York Times è riuscito a tracciare il viaggio dei pacchi partiti dalla Sardegna, attraverso l’utilizzo di droni e con l’aiuto di attivisti e giornalisti locali. Non solo, il senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Cotti ha scritto in una nota di essere stato lui a fornire il materiale per l’inchiesta al quotidiano: “Dopo mesi di stretta collaborazione con il NYT, a cui ho fornito video, foto, documentazione, contatti, ecco ora l’inchiesta della prestigiosa testata americana“. Dopo le denunce del senatore e 6 interrogazioni parlamentari che non hanno ottenuto riscontro, citando le parole dello stesso questo è “un impegno, …, finalmente premiato.“
Non è noto quante siano le bombe che effettivamente entranno in Arabia saudita, ma sappiamo che alcuni dei pacchi partiti dalla fabbrica della RWM Italia S.p.a. venivano spediti a Gedda, nota città portuale dell’Arabia Saudita.
Ma chi è la RWM Italia S.p.a.? È un’azienda di proprietà tedesca con sede legale a Ghedi (BS) il cui stabilimento sardo si trova a Domusnovas, in provincia di Carbonia-Iglesias. Lo scorso maggio l’azienda ha reso pubblica la sua intenzione di ampliare lo stabilimento forte di ben 45 nuove autorizzazioni alle esportazioni concesse dal ministero degli Affari Esteri. Questo ha fatto in modo che la RWM si piazzasse al terzo posto tra le industrie del settore. Il valore in Euro delle esportazioni 2016 della RWM è pari a 489.560.889,56. Una cifra ingente che, vista la povera situazione economica della provincia di Carbonia-Iglesias potrebbe seppur in parte giustificare la scelta del governo nel continuare a rilasciare autorizzazioni. Ed è proprio per la forza lavoro generata da questa fabbrica che gli abitanti della provincia iglesiente si sono detti infastiditi dall’attenzione mediatica che si è portata sulla RWM e non vogliono sentir ragioni di quanti chiedono la chiusura della stessa.
Dalle accuse lanciate dal NYT il governo italiano si difende asserendo, attraverso fonti della Farnesina, che: “L’Italia osserva in maniera scrupolosa il diritto nazionale ed internazionale in materia di esportazione di armamenti e si adegua sempre ed immediatamente a prescrizoni decise in ambito Onu e Ue.”
È bene inoltre precisare che al momento non esiste alcun tipo di embargo nei confronti dell’Arabia Saudita nonostante il suo impegno nella guerra in Yemen iniziata nel 2015.
Lorena Bellano