“Appena giunto in stazione mi trovai davanti a questo spettacolo che sembrava una scena di guerra, mi ricordai poi di una foto di repertorio della stazione di Bologna centrata da una bomba nel 1943 sul versante opposto, ed era identica”.
Queste le parole del fotografo Paolo Ferrari nel ricordare la strage del 2 agosto a Bologna. Proprio in onore delle vittime di quella carneficina, la stazione del capoluogo emiliano cambierà nome.
In occasione del quarantennale del tragico evento, Bologna Centrale diventerà Bologna 2 agosto.
Bologna, 2 agosto 1980, le 10:25 del mattino. Fa caldo, le vacanze sono iniziate e la stazione di Bologna, centro nevralgico del traffico ferroviario, è particolarmente affollata. Tra i passeggeri, nella sala d’aspetto della seconda classe, c’è una valigia abbandonata. Sarà proprio quella valigia ad esplodere, in quell’attimo fatale, uccidendo 85 persone e ferendone più di 200. Un’esplosione senza precedenti, forte al punto da far crollare un’ala della stazione. In questo modo furono investiti dalla violenza anche il parcheggio dei taxi e il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario.
Un episodio terribile, tra i peggiori della storia italiana, degno coronamento di quegli anni di piombo iniziati nel 1969 con un’altra strage, quella di Piazza Fontana a Milano. Una pagina nera del nostro passato, che coinvolse esponenti dell’estrema destra e dei servizi segreti, con una lunghissima storia processuale. Il primo giugno 1981, per ottenere giustizia, si costituì l’Associazione dei familiari delle vittime della strage.
È stato proprio Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione, ad annunciare il cambio di nome della stazione. In un’intervista alla rivista Resistenze dell’Anpi di Bologna, Bolognesi ha dichiarato: “il Comune sta operando per arrivare all’intitolazione della stazione al 2 agosto”. Lo scopo è quello di fare in modo che, come lo stesso Presidente ha specificato, “chiunque acquisti un biglietto da e per Bologna si troverà stampato, in mano, sul telefono la dicitura Bologna 2 agosto”.
Nella stessa intervista Bolognesi ha sottolineato che il Sindaco di Bologna ha già provveduto ad invitare il Presidente della Repubblica a prendere parte alla commemorazione in occasione del quarantennale della strage.
Un nome importante, quindi, quello riservato alla stazione di Bologna. Un nuovo nome che stamperebbe sotto gli occhi di ogni italiano il dolore di una ferita che ha dilaniato la nostra Penisola. Un nome che servirebbe a ricordare, ad ognuno di noi, che la vita umana è un valore da rispettare, e non uno strumento della politica o di qualsiasi forza possa animare le nostre battaglie.
Mariarosaria Clemente