Il bodyshaming consiste nel criticare e ferire una persona sulla base del suo aspetto fisico.
Il tema è spesso legato alle donne, ma colpisce anche gli uomini
Quando si parla di bodyshaming si fa riferimento al fatto che le persone, sia uomini che donne, siano spinte a raggiungere ideali di bellezza impossibili.
La donna dovrebbe essere attraente, magra e di altezza media. Dovrebbe avere la pelle liscia e senza imperfezioni, essere depilata e avere le curve al posto giusto.
L’uomo, invece, dovrebbe essere muscoloso, alto, curato (ma non troppo), con i capelli corti ma folti.
Emma e le sue “cosce importanti”
Negli ultimi giorni si è parlato molto del bodyshaming che ha colpito Emma Marrone.
Il giornalista Davide Maggio, commentando i look delle star a Sanremo, ha espresso un giudizio sulle gambe della cantante.
Se hai una gamba importante, eviti di mettere la calza a rete
Il commento non è passato inosservato, e la cantante ha prontamente risposto.
Buongiorno a tutti dal Medioevo. Poi il body shaming con il linguaggio politically correct, non so se sia più imbarazzante o noioso. Mi rivolgo soprattutto alle ragazze giovanissime. Con le calze a rete abbinate anche una bella minigonna e mostratele queste gambe importanti. Questo mi fa rendere conto che la mia canzone oltre che bellissima era necessaria in questo Sanremo, perché è importante parlare di femminismo, di donne e di rispetto delle donne. Non si può più stare zitti davanti al fatto che chiunque possa parlare di un’altra persona, in un modo così scorretto.
A fianco di Emma si è schierato non solo il web, ma anche diversi personaggi pubblici.
Anche numerosi gruppi femministi hanno ripreso il tema, rivendicando il diritto delle donne ad essere loro stesse, con pregi e difetti.
Quando è l’uomo a essere giudicato
Se nei casi di bodyshaming verso una donna le persone reagiscono supportando a gran voce la vittima, ciò non accade quando si tratta di un uomo.
Un esempio è quello di Gianluca Grignani, esibitosi sul palco di Sanremo. La sua performance ha provocato un’enorme reazione nel pubblico, il quale si è lasciato andare a commenti sgradevoli.
Da un lato è stato criticato a causa del suo evidente stato di ubriachezza, dall’altro è stato fatto notare il suo aspetto fisico.
Tra i tweet, ad esempio, si legge: “era così bello un tempo“, “sembra Jack Sparrow ingrassato“, o anche “Zucchero che si è mangiato troppo zucchero“.
A schierarsi al suo fianco sono stati pochissimi.
Decisamente meno di coloro che hanno difeso Emma Marrone.
I doppi standard del bodyshaming
In entrambi i casi, due persone sono state attaccate dai commenti sul loro corpo.
In entrambi i casi si tratta di bodyshaming.
Eppure, le risposte sono state nettamente diverse.
L’impressione è che, in quel momento, i valori dell’uguaglianza e dell’inclusività siano venuti a mancare. Ma è proprio questo il cuore delle tante battaglie che vengono portate avanti all’esterno e all’interno del web.
Il femminismo non consiste semplicemente nel rivendicare i diritti della donna, ma nel raggiungere la parità dei sessi.
Tutti dobbiamo poterci sentire a nostro agio nel nostro corpo, uomini e donne.