L’associazione tra bocca pulita, alito fresco e menta risale ad alcuni secoli fa, anche se non esistono reali legami tra essi
Perché associamo l’idea di un alito fresco e pulito all’odore della menta? Che si tratti di dentifricio, colluttorio, mentine, caramelle o chewing gum, secondo il giornalista scientifico Joseph Stromberg associamo l’idea di una bocca sana al buon odore che emana (possibilmente alla menta) a causa dell’industria pubblicitaria.
In una recente intervista su Vox, infatti, il giornalista ha fornito un interessante excursus sul legame creato nel corso del tempo tra la pianta della menta, utilizzata sin dall’antichità per le sue proprietà terapeutiche, e il mentolo, sostanza ricavata dalla menta piperita ma che sempre più spesso viene sintetizzato artificialmente.
L’utilizzo di ingredienti naturali per lavare i denti risale alla metà del ‘700, quando il francese Julien Botot inventa il primo dentifricio moderno contenente garofano, cannella e zenzero, sebbene la pratica di lavare i denti inizi a diffondersi solo nell’800. Prima di tale periodo, infatti, si usava soltanto acqua o polveri abrasive. Per migliorarne il sapore, alle polveri vengono aggiunte delle erbe: menta, ma anche rosmarino, salvia e prezzemolo. E già questa rappresenta un’enorme evoluzione se si pensa che lo scrittore e scienziato romano Plinio il Vecchio (23 d.C. – 79 d.C.) consigliava di rinfrescare il proprio alito utilizzando sterco di topo unito a miele.
È nei primi del ‘900 che la maggiore cura del proprio aspetto esteriore porta a considerare come un fattore socialmente negativo l’avere i denti sporchi e un alito cattivo. È in questo momento che l’industria pubblicitaria inizia a far leva su tale aspetto.
Conoscete tutti Listerine, vero?
Ebbene, è negli anni ’20 che questa azienda immette sul mercato il collutorio a base di mentolo, pubblicizzato come l’unico rimedio per l’alitosi. Merito della Listerine è quindi quello di aver trasformato un’insicurezza della gente (soffrire di alitosi) in un concetto così terrificante da spingere tutti ad acquistare il miracoloso prodotto.
La sensazione di freschezza lasciata in bocca dal mentolo, quindi, inizia a essere sinonimo di pulizia e freschezza dell’alito, nonostante non ci fossero prove della reale efficacia del mentolo sull’igiene dentale rispetto ad altre sostanze. Tra il mentolo e la menta, però, la pubblicità elegge a protagonista la menta, e cioè la pianta al posto della reale sostanza che conferisce la famosa sensazione di fresco e pulito – il mentolo appunto – probabilmente per l’impatto emozionale: la menta richiama subito l’immagine della pianta verde, quando il mentolo altro non è che la mera sostanza.
Il lancio del colluttorio è il primo di una serie di prodotti appositamente creati a base di menta, anche se più correttamente dovremmo parlare di mentolo. La Listerine viene imitata dall’azienda Life Savers, che produce delle caramelle bianche, ovviamente al mentolo ma pubblicizzate come se fossero alla menta, conosciute poi come mentine. Tuttora diversi prodotti vengono pubblicizzati e definiti “alla menta”, benché della vera pianta di menta contengano quasi nulla e il mentolo venga spesso sintetizzato chimicamente.
Annachiara Cagnazzo