Belle Gibson, blogger e modella americana, due anni fa aveva dichiarato di aver sconfitto un tumore al cervello grazie ad una dieta alimentare vegetariana. Ma dopo due anni, ecco che arriva il colpo di scena: ha ammesso, durante un’intervista, di essersi inventata sia la malattia che la guarigione miracolosa dal tumore.
Bugia che le è costata cara visto che la corte di giustizia australiana ha deciso di punirla con una multa di 410 mila dollari. In pratica quasi l’intero ricavato, 500 mila dollari, che la Gibson era riuscita a raccogliere con la vendita del suo libro, The Whole Pantry.
Inoltre aveva ottenuto dei ricavati anche dalla app, che prende il nome dal libro, dove svelava i segreti della sua dieta prodigiosa e cosa fare per seguire uno stile di vita salutare.
È stata lei stessa a rivelare la bugia, durante un’intervista al magazine locale “Women’s Weekly” e rifiutandosi di scusarsi con il pubblico che le aveva creduto o per aver lucrato senza nessuna vergogna, su una malattia così devastante.
Ma le bugie della donna non riguardavano solo il cancro: infatti aveva dichiarato di voler donare quasi tutto il guadagno, ricavato con le vendite, in beneficenza. Peccato che a nessuna organizzazione è arrivato un dollaro da parte sua.
Da questa ammissione la vita di Belle si è ovviamente rivoluzionata, in negativo: eliminazione di ogni profilo sui social, il ritiro del libro e della app e il conseguente tracollo finanziario.
E infine, è arrivato anche il procedimento giudiziario: motivato dal non aver versato una minima quota degli introiti a enti che si occupano di beneficenza.
In questo modo ha raggirato i consumatori che avevano acquistato il libro e l’applicazione perché convinti, dalle parole della blogger, che la maggior parte dei guadagni sarebbe andata a soggetti bisognosi.
La condanna della corte di Melbourne è arrivata, senza la presenza di Belle in aula, dopo numerosi mesi: non riuscivano a concordare la giusta punizione per la 25enne, anche perché l’accusa aveva proposto un risarcimento di 1,1 milione di dollari. Cifra improponibile visto che la blogger non aveva tutte quelle risorse economiche a sua disposizione.
Dorotea Di Grazia