L’Assemblea Nazionale venezuelana (AN) ha deciso di dichiarare questo lunedì lo stato di emergenza. Il Paese vive dallo scorso giovedì un blackout che continua a lasciare al buio gran parte della nazione. Secondo il leader dell’opposizione Juan Guaidó, almeno 17 persone sarebbero morte negli ospedali venezuelani a causa dell’assenza di corrente elettrica.
Continuano ad essere immersi nel buio completo 16 stati. Altri 6 dispongono di energia elettrica solo parzialmente. La risoluzione dell’Assemblea Nazionale, tuttavia, è stata rifiutata dal Tribunale Supremo, istituzione controllata dal presidente Nicolás Maduro e non riconosciuta come legittima da tutta la popolazione. Il provvedimento ha un peso politico. L’Assemblea ha inoltre calcolato i danni di natura economica del blackout in Venezuela. Secondo l’organo governativo, le perdite conseguite dall’assenza di corrente supererebbero i 400 milioni di dollari. Senza tener conto dell’industria petrolifera.
Nonostante la situazione paia ad un passo dal tracollo, Maduro e i suoi continuano a rassicurare la popolazione. “Seguiamo fermamente cercando di stabilizzare il sistema a livello nazionale, proteggendolo da qualsiasi altro attacco che potrebbe venir organizzato”, ha scritto il ministro della Difesa. Anche Maduro è ricorso a Twitter, dove ha descritto il blackout come una delle “più forti aggressioni imperialiste che la Repubblica avesse mai vissuto in 200 anni”.
Nuestra lucha es por el destino y el futuro de nuestra amada Patria, enfrentando las más fuertes agresiones imperialistas que jamás haya vivido la República en 200 años. Llamo al pueblo venezolano a mantener la moral y la unidad. ¡Venezuela saldrá Victoriosa! pic.twitter.com/dty1JC05VX
— Nicolás Maduro (@NicolasMaduro) March 11, 2019
Attentato per portare il caos
Il governo ha quindi deciso di sospendere le attività lavorative per la giornata di lunedì. La misura è stata descritta dal ministro della Comunicazione come necessaria nei confronti dell’“attacco terroristico contro il popolo”.
el Gob Bolivariano decidió la suspensión de clases y actividades laborales mañana lunes 11 de marzo, para derrotar todas y todos, con la fuerza de la verdad y la vida, el brutal ataque terrorista contra el pueblo. Juntos seremos victoriosos
— Jorge Rodríguez (@jorgerpsuv) March 10, 2019
Lo scopo dell’attentato, per cui si incolpa l’opposizione sostenuta da Washington, sarebbe quello di provocare il caos, legittimando in tal modo l’intervento dall’esterno. Guaidó ha smentito tutte le affermazioni del governo. Il leader dell’opposizione ha affermato che Maduro non può spiegare ciò che sta succedendo, perché altrimenti sarebbe costretto ad incolparsi. Ha anche chiarito che, essendo il sistema di controllo dell’elettricità ancora analogico e non computerizzato, l’ipotesi di un hackeraggio è semplicemente impossibile.
Annalisa Girardi