Blackout delle comunicazioni a Gaza, che avvolta in un’oscurità senza precedenti, non solo a causa delle nubi di fumo che si ergono dal terreno martoriato dai bombardamenti, ma anche per il crollo delle comunicazioni nella regione, che già si trova in una spirale di violenza senza fine.
Un’escalation di violenza tra Israele e la Striscia di Gaza ha scosso la regione, portando con sé conseguenze gravi per la sopravvivenza di ogni singolo palestinese: Uomini, donne e bambini. La società palestinese di telecomunicazioni Jawwal ha annunciato su Facebook che il servizio di telefonia mobile e Internet è stato interrotto in seguito ai pesanti bombardamenti israeliani. Questa notizia arriva dopo che NetBlocks, un’organizzazione non governativa specializzata nel monitorare la censura di Internet, ha confermato il “collasso della connettività” nell’enclave.
Il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, ha dichiarato che le operazioni di terra israeliane a Gaza si stanno espandendo e che in serata i bombardamenti sulla Striscia si intensificheranno. Questa escalation di violenza rappresenta un preludio preoccupante a una possibile invasione terrestre. L’impatto devastante degli attacchi in corso da parte delle forze israeliane su Gaza si fa sempre più evidente, con conseguenze drammatiche non solo per la popolazione, ma anche per la stabilità della regione.
La situazione critica è stata aggravata dalla drastica interruzione di tutte le linee di comunicazione nella Striscia di Gaza. Questo gesto ha reso praticamente impossibile per i locali avere accesso a informazioni cruciali e mantenere i contatti con l’esterno. La popolazione palestinese si trova ora in una condizione di isolamento, con le comunicazioni tagliate e una minaccia sempre più imminente di un’escalation militare. Internet e i social media hanno svolto un ruolo cruciale nell’esporre al mondo gli eventi in corso nella Striscia di Gaza. Le immagini ei video condivisi online hanno spesso contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sulle conseguenze umanitarie della violenza. Senza una connessione affidabile, la possibilità di testimoniare e denunciare eventuali abusi dei diritti umani diventa estremamente limitata, e lo diventa proprio mentre è in atto a Gaza il bombardamento più violento dall’inizio degli scontri. Questo crea un’ulteriore opacità attorno agli eventi in corso e rende ancora più difficile l’accesso alle informazioni cruciali.
Nel frattempo, i palestinesi nella Cisgiordania occupata stanno scendendo in piazza per protestare contro gli attacchi aerei israeliani su Gaza e l’interruzione della connettività Internet nell’enclave. I media locali hanno diffuso filmati su “X” e altri canali social, che mostrano manifestanti occupare il centro di Ramallah, esprimendo la loro solidarietà con i loro concittadini a Gaza e chiedendo una fine immediata alla violenza.
تغطية صحفية: “مسيرة وسط مدينة رام الله؛ إسناداً لغزة”. pic.twitter.com/53HNykGQs3
— شبكة قدس الإخبارية (@qudsn) October 27, 2023
La situazione in corso richiede una risposta urgente da parte della comunità internazionale per prevenire ulteriori sofferenze umane e una possibile escalation del conflitto. La Striscia di Gaza, una delle aree più dense al mondo, si trova ora in uno stato di emergenza, con la sua popolazione bloccata in una situazione di profonda incertezza e paura. La speranza di una soluzione al conflitto in corso sembra svanire, mentre il mondo tiene il fiato sospeso, temendo le conseguenze di una possibile escalation.