Nella settimana del Black Friday c’è chi si ribella e propone un’alternativa etica e sostenibile: il Green Friday.
Da giorni non si fa altro che parlare del Black Friday, la giornata mondiale degli sconti, dello shopping sfrenato e del consumismo.
Si celebra ogni anno il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento, che cade tutti gli anni l’ultimo giovedì di Novembre, e da il via allo sfrenato shopping natalizio. Dal 2017 c’è chi si ribella e dice basta al consumismo massimo ed inquinante: nasce così il Green Friday.
Il Black Friday diventa Green
Dal 2017 in Francia è nato un movimento alternativo al venerdì nero, il Green Friday, il cui obiettivo è quello di sensibilizzare i consumatori verso acquisti più consapevoli ed etici.
L’impatto ambientale della montagna di rifiuti generata dal venerdì nero e dal consumo sfrenato è ingente e non va sottovaluto. Plastica, imballaggi e polistirolo che si sommano alle ingenti emissioni di CO2 dovute alle spedizioni da una parte all’altra del globo degli sfrenati acquisti online.
Per questo Envie, una rete di imprese eco-solidali, ha deciso di creare un’alternativa green rivolta a imprese e negozianti che decidono di esimersi dagli sconti e di donare il 10 % degli incassi del venerdì nero a un ente per la protezione dell’ambiente.
L’Italia contro il consumismo
Dal 2017 gli aderenti al Green Friday sono aumentanti e il movimento si è espanso in tutto il mondo, in Italia sono 14 i negozi che hanno deciso di aderire al Green Friday costituendo la Rete di Botteghe sfuse indipendenti e che devolveranno il 10% del fatturato di venerdì 29 novembre a Legambiente.
La Rete ritiene che sia “Necessario cambiare il paradigma: basta al consumismo compulsivo dettato dal mercato“, per questo in vista dello shopping natalizio la proposta è quella di regalare cose sane, etiche e utili “che abbiano dietro persone e non multinazionali“.
Tra gli aderenti c’è Rifò, un giovane brand pratese che si occupa di moda sostenibili che ha deciso di devolvere per tutta la settimana 5€ per ogni prodotto acquistato alla Fashion Revolution.
Si tratta di un movimento internazionale che si propone come obiettivo quello di cambiare in modo radicale il modo in cui i prodotti vengono acquistati e prodotti.
Emanuela Ceccarelli