Björk: note e immagini ipnotiche per il suo nuovo singolo, The Gate

Björk - The Gate - Fonte foto: i.ytimg.com

Björk non ama sperimentare, Björk è sperimentazione: di se stessa, di ciò che ama e del mondo – musicale – che la circonda. La sua è una lunga carriera da milioni di dischi venduti in tutto il mondo, e per un’artista che – da sempre – osa andare controcorrente questi numeri hanno un valore multiplo.

Björk - The Gate
Björk – The Gate – Fonte foto: electronicbeats.net

Sono una conferma, la vincita di una scommessa, un gioco con in palio un premio inestimabile e già vinto da tempo: la propria passione. Fare ciò che si vuole – per chi crea arte – dovrebbe essere la base. Ma in un mondo sempre pronto a chinare la testa, davanti al luccichio del denaro sonante e contante, il vero azzardo è non rinunciare a se stessi.







The Gate – titolo del nuovo singolo di Björk – è un ritorno in grande stile e accompagnato da un video di forte impatto.

Il vento suona l’erba alta e gli arbusti, fa tremare le foglie di alcune piante, mentre una donna accarezza con le labbra un flauto…

La sua musica incanta creature dalle sembianze aliene, robot ballerini o forse strumenti musicali di un luogo non accessibile a tutti: la mente creatrice – e creativa – di Björk. La musicista indossa una maschera e il suo volto assume le fattezze di ciò che la circonda… un sesso femminile, un fiore o forse una conchiglia aperta. Björk, con un primo piano malinconico e sorridente, è pronta a cambiare scenario. Un prisma, pregno di luci e note, cambia forma velocemente e con costanza. Sgorga, come sangue luminoso, dalle profondità di Björk. The Gate – Il cancello – è il cuore delle cose, la matrice con cui sfamare l’amore, la terra su cui poggiamo i piedi e che spesso non rispettiamo.




https://www.youtube.com/watch?v=AjI2J2SQ528

The Gate è un amante da perdonare e in attesa del nostro perdono. Il prisma d’amore di Bjork rimbalza, fluttua elettrico assieme alla melodia, donando la vita a creature pronte a tornare a far parte di un unico essere.

 Luca Foglia Leveque

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