L’andamento del bitcoin è vario, ultimamente il forte rimbalzo in positivo ha favorito la felicità di alcuni investitori della criptomoneta.
Eppure i veri arricchiti dall’ondata bitcoin sono le aziende produttrici di chip e processori per computer, ma perché? Il motivo è facilmente intuibile, come è noto per procacciare bitcoin sulla rete è necessario che il vostro computer processi un notevole numero di dati. A questo proposito è importante che il vostro dispositivo elettrico abbia componenti davvero potenti per poter lavorare in totale autonomia, ecco che in questo caso entrano in gioco le aziende produttrici di componentistica per computer in grado di aumentare le prestazioni dei vostri dispositivi. Tsmc, società di Taiwan e leader mondiale del settore chip, ha chiuso il quarto trimestre con una crescita del 10,1% rispetto al terzo, un risultato incredibile.
Lora Ho, responsabile finanziaria della compagnia, ha riscontrato che l’aumento di introiti aziendali sia stato dovuto a due principali fattori:
“I nuovi prodotti mobile lanciati e la crescente domanda di processori per il mining di criptovalute”.
Ecco quindi che il mining per il bitcoin è diventato una grande fonte di reddito per le aziende venditrici di schede video e processori per PC.
Le monete digitali, dalla loro nascita ad oggi hanno prodotto tantissime nuove opportunità. Che siano un male o no, i maggiori Paesi del mondo ne stanno discutendo da molto tempo. Sicuramente, per le aziende incentrate nel settore informatico per ora sono solo un bene.
Cosa dicono i dati riferiti al business alle spalle del bitcoin?
I dati dicono che la richiesta di chip per poter minare criptovalute rimarrà stabile per molto altro tempo, anzi forse si rafforzerà. Per darvi idea di quanto ne possa beneficiare questo mercato è bene notare i 9,21 miliardi di dollari registrati come fatturato del quarto trimestre di Tsmc.
Ecco le aspettative di Lora Ho:
“Per il primo trimestre 2018, ci aspettiamo che continui la forte domanda per il mining di criprovalute, mentre la stagionalità del mercato mobile fa prevedere un calo”.
Infatti l’ondata di smartphone super tecnologici è ormai finita nell’ultimo mese, dunque il mercato mobile rimane in stand-by per ora. Bitcoin, mining e più in generale, le criptovalute, invece, non hanno “stagionalità”, un fattore a favore le aziende del settore.
Jacopo Pellini