Biscotti come dono natalizio, ma non sono i soliti: recano fori di proiettili

Biscotti

Biscotti natalizi con fori di proiettili per protesta. 

Patricia e Manuel Oliver sono due genitori di una delle vittime del massacro di Parkland, negli Stati Uniti. Per questo Natale hanno deciso di cucinare 1700 biscotti recanti dei fori di proiettili.

https://twitter.com/manueloliver00/status/1339239199015383041




Vogliono denunciare il gran numero di minori che ogni anno muoiono negli USA a causa delle armi da fuoco. I due hanno portato i biscotti alla NRA (National Rifle Association. É un’associazione americana a favore delle armi da fuoco), ma non gli è stato possibile consegnare il “regalo”.

Massacro di Parkland

Fu un massacro di massa in ambito scolastico. È stata definita una delle più sanguinose stragi all’interno di una scuola americana. Accadde nel liceo Marjory Stoneman Douglas di Parkland, Florida. Il killer, Nikolas Cruz (19 anni), era un frequentante dell’istituto, allontanato perché ritenuto potenzialmente pericoloso. Il bilancio delle vittime fu di 17 morti e 17 feriti. Ancora oggi, inoltre, il massacro continua a mietere vittime. A quasi tre anni dall’accaduto, molti ragazzi si tolgono la vita dopo aver vissuto l’esperienza traumatica.




L’episodio di Parkland, purtroppo, non è un caso isolato negli Stati Uniti. Ancora tanti bambini continuano a morire a causa delle armi da fuoco.  Un’altra strage di cui se ne conserva il ricordo avvenne nel 1999 nella scuola superiore di Columbine. Due ragazzi di 17 anni entrarono nella scuola e iniziarono a sparare contro compagni e professori. Da allora, la strage di Columbine è diventata il simbolo dei problemi con le armi negli USA.

Secondo un’analisi del Washington Post, dalla strage di Columbine, più di 187mila bambini e ragazzi sono stati vittime di episodi di violenza durante le ore scolastiche. Ogni ora negli Stati Uniti un bambino rimane ferito o ucciso a causa delle armi da fuoco.

La sicurezza in ambito scolastico

Qui in Italia è data per certa la sicurezza all’interno degli edifici scolastici, ma non si può dire lo stesso nelle altri parti del mondo. Se gli studenti italiani sono abituati alle cosiddette “prove di evacuazione”, che potrebbero rivelarsi necessarie in caso di incendi o calamità naturali, in America, bambini di appena 4 anni imparano a nascondersi in bagni e armadi per sfuggire a possibili killer.

La questione americana delle armi




Ciò che Patricia e Manuel vogliono denunciare è la vendita spropositata nel Paese e l’uso privato delle armi. L’America riserva ad ogni cittadino il diritto illimitato di armarsi. Questo è un concetto ormai radicato nella popolazione statunitense. Il 70% dei cittadini è favorevole all’ampio commercio di armi da fuoco e neanche il presidente Obama, con i suoi due mandati e 18 tentativi, è riuscito a scardinare la legge.

Con l’avvento del nuovo presidente Biden, si spera che la consuetudine circa le armi da fuoco, diventerà un ricordo per la popolazione, ricordando che un paese civile non può basarsi sulla violenza e sul crimine.

Mariachiara Giorgia Grosso

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