Berta Càceres, un anno dopo si chiede ancora giustizia per la sua morte

Oggi in tutto il mondo si ricorda la morte di Berta Càceres, ecologista honduregna assassinata un anno fa.

Esattamente un anno fa, Berta Càceres veniva assassinata in Honduras. Era una militante ecologista, le cui numerose battaglie l’avevano portata a vincere l’ambito Premio Goldman per l’Ambiente. Le stesse battaglie che l’avevano esposta all’odio di molti, infatti la donna riceveva continue minacce.

Dopo il colpo di stato del 2009, l’Honduras si è letteralmente ritrovata messa in vendita. Diversi contratti sono stati stabiliti con società estere per lo sfruttamento e l’utilizzo delle risorse di questo Paese, ma senza che il popolo indigeno avesse mai mostrato il suo favore a queste operazioni di business.

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Berta Càceres, che oltre ad essere un’ambientalista era anche diventata la voce della comunità Lenca, popolo indigeno, combatteva assiduamente per i diritti della sua gente. Insieme al Consiglio delle organizzazioni popolari e indigene dell’Honduras, Berta si batteva per difendere il  Gualcarque, un fiume considerato sacro. Sul fiume era stata progettata la costruzione della diga di Agua Zarca, una minaccia per l’ambiente e per le 600 famiglie che abitano la zona.

Dopo aver intrapreso questa battaglia, Berta iniziò ad essere minacciata. Minacce che, secondo lei, provenivano dalla Desa (impresa che si occupava della diga), dall’esercito e dalla polizia honduregna. Conscia che la sua vita fosse in percolo, la donna aveva fatto richiesta alla Commissione interamericana per i diritti umani di essere protetta.

Tutto è stato vano e, con quattro colpi di pistola, Berta Càceres viene assassinata nel cuore della notte. Benché le autorità abbiano inizialmente dichiarato l’omicidio come effetto di una tentata rapina poi degenerata, fin da subito è stato chiaro il vero motivo della sua morte.

Anche se otto persone sono state arrestate dopo l’uccisione di Berta, le dinamiche dell’accaduto sono ancora poco chiare. Venire a capo di un omicidio tanto crudele quanto normale in Honduras, Paese tra i più violenti del mondo con il primato mondiale per t’asso d’omicidi, non è un’impresa semplice.

La morte di Berta ha scosso l’intero mondo, portando migliaia di persone a protestare e a chiedere giustizia per una donna che è morta mentre combatteva per i diritti del suo popolo e della sua terra. Oggi, tutti penseranno a Berta Cáceres, alla sua tenacia e al suo coraggio, contro un mondo nemico degli uomini.

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