Berlusconi in campagna elettorale, il ritorno dei manifesti politici

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Con Berlusconi in campagna elettorale, la preparazione alle elezioni europee si tinge della malinconia dei manifesti politici.

Il leader di Forza Italia non molla la propaganda politica e lo fa alla vecchia maniera, puntando su enormi cartelloni affissi nelle città. Mentre la maggior parte degli altri candidati si sfida sui social network, Berlusconi in campagna elettorale  sta usando, per ora, uno strumento a lui più noto: si tratta del manifesto elettorale, protagonista indiscusso delle elezioni che si svolgevano in assenza delle piattaforme social.



Il numero 13 porta fortuna?

Intanto per lui siamo alla tredicesima campagna politica e Berlusconi si conferma stratega nella gestione delle sue risorse. Probabilmente consapevole di attingere a un bacino di elettori più adulti e forse poco avvezzi all’uso dei social network, infatti, sembra aver deciso di valorizzare la cartellonistica, più visibile nel mondo reale e anche più costosa di post e tweet. Il leader di FI, dunque, pone la concorrenza con gli avversari su un piano in cui parte vincitore, quello dei fondi personali da investire nella propaganda, almeno fino al termine stabilito dalla legge, di un mese dalla data delle votazioni.

Alleanze pericolose

Riguardo le alleanze, mentre prende forma l’ipotesi che Salvini si presenti alle Europee insieme a Giorgia Meloni, spostando il baricentro dell’ideologia politica verso il centro destra sovranista ed escludendo in conseguenza Forza Italia, Berlusconi continua a dichiarare che non chiude con la Lega Nord. Non crede infatti che Salvini possa compiere l’azzardo di rompere l’alleanza tra FI, Lega e Fratelli d’Italia, che risulta vincente ancora oggi, forte del risultato regionale in Basilicata. Berlusconi si mantiene ancorato alla tradizione, non solo degli strumenti della campagna elettorale ma anche degli alleati di un tempo e, di certo, solo i prossimi eventi in Europa potranno dargli torto o ragione, visto che si aprono tra leader politici i giochi delle promesse non mantenute e degli accordi celati.  

 

Francesca Luziatelli

 

 

 

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