In politica tutto vale, soprattutto se la legge è dalla parte dei potenti: Silvio Berlusconi avrebbe da poco chiesto al tribunale di sorveglianza di Milano la riabilitazione, ovvero la cancellazione dalla fedina penale in merito alla condanna per frode fiscale che ha ricevuto nell’agosto 2013 al termine del processo per i diritti tv Mediaset.
Come ricordiamo, per coloro i quali si fossero dimenticati, il Cavaliere, scontò tempo fa un anno di pena in affidamento ai servizi sociali, in che modo? Lavorando presso l’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Dunque, al momento, facendo riferimento alla situazione attuale, dopo tre anni dalla espiazione della pena, il condannato può chiedere la riabilitazione, e Berlusconi ha proprio deciso di cavalcare l’onda per ritornate eleggibile.
Berlusconi e il suo obiettivo
L’obiettivo è chiaro e abbastanza scontato: tornare a pieno titolo nella vita politica.
Berlusconi avrebbe sviluppato la sua strategia di ritorno al potere attraverso 3 fattori. Il primo è fare riferimento alla Legge Severino che come ha ricordato “ilgiornale”:
“La legge prevede che la estromissione dalle cariche elettive possa durare sei anni, pertanto dalla fine di luglio del prossimo anno Berlusconi potrebbe in ogni caso tornare candidabile per ogni carica”.
Il secondo fattore fa riferimento al ricorso alla Corte dei diritti dell’uomo a Strasburgo, mentre il terzo farebbe leva sull’articolo 179 del codice di procedura penale, il quale prevederebbe che la riabilitazione potesse venire concessa qualora il condannato “avesse dato prove effettive e costanti di buona condotta”… proprio per questo motivo Berlusconi avrebbe la volontà di portare la decisione dello stesso tribunale di sorveglianza di Milano che aveva deciso temp fa di accorciare la sua pena dandogli atto del positivo comportamento.
Però vi chiederete, ma il caso Ruby? Attenzione in questo caso si tratta di accuse che Berlusconi respinge e che impiegheranno comunque anni prima di arrivare ad una sentenza definitiva Dunque per Berlusconi la situazione sarebbe favorevole per tornare in carica, bisognerà solo attendere che la burocrazia italiana faccia il suo corso… il suo lungo corso.
Jacopo Pellini