Benvenuti nel Trumpocene

Benvenuti nel Trumpocene

Vincent Price, nel film l'Ultimo uomo sulla Terra del 1964

Benvenuti nel Trumpocene

Ho scoperto cosa vuol dire avere a che fare con gente ignorante; e non è stata una bella scoperta. Mi ha aiutato una frase di Darwin la quale recita più o meno così: “genera più sicurezza l’ignoranza che la conoscenza”.

L’ignoranza non è la mancanza di nozioni basilari, né l’impossibilità di una formazione, tutt’altro, bensì la pervicace volontà di rafforzare i propri pregiudizi zompando qua e là nello scibile col preciso intento di confermarli attraverso la selezione “soggettiva e interessata” delle informazioni.  Io non apprendo per capire, casomai per generare in me dei dubbi, ma esclusivamente per “confermare” quello in cui credo.

Qualsiasi cosa confermi le mie convinzioni è mantenuta, il resto è falso; e se si è costretti – per lapalissiana inevitabilità – ad accettare scomode evidenze, basta a quel punto forzarle per renderle utili alla mia “volontaria” ignoranza.

L’ignorante fa spesso connessione bislacche, accozza “notiziume” fantascientifico e storicamente errato e, infine – con un salto spazio temporale tutto suo – unisce la leggenda di Re Mida a quella che avvolge Tesla e si inventa che il raggio della morte rendeva d’oro tutto quello che colpiva ad una distanza tutta da stabilire che andava dai 7 ai 700 chilometri.

Ora, fin quando tali str**zate restano nel ceto mediocre della società, i danni sono minimi – tristi ma minimi – ma se tali assurdità iniziano ad aver presa a livello amministrativo e politico, perdonate il francesismo … sono ca**i!

Basti ricordare i danni operati dalla pseudo teosofa russa Helena Blavatsky, la quale – sotto un trip di roba andata male – giunse alla convinzione che alcuni monaci orientali le avevano rivelato i segreti dell’universo … tra questi spiccava che la razza ariana era la diretta discendente di Atlantide. La ca**ata è evidente, eppure, all’inizio del ventesimo secolo, la tristemente famosa società iniziatica e razzista Thule-Gesellschaft fece suo questo inutile pattume copro-iniziatico per gettare le basi “misticheggianti” del nazismo.

Per carità, in fondo il mistero piace a tutti, ci sta pure che ci lasciamo incantare per un quarto d’ora da qualche m**chiata per vestire di incanto la storia, ma dopo sant’Iddio … studiatela ca**o!  

Tornando ai giorni nostri voglio parlare dell’avvocato Scott Pruitt, posto da Trump alla direzione dell’ Agenzia per la protezione dell’ambiente. 

Pruitt, come Trump, è un mutante nato da un incidente di laboratorio di un supercattivo. Il suo potere consiste nel fatto che è del 68’ ma pare abbia già 64 anni. Convinto sostenitore di tesi negazioniste sul riscaldamento globale – ma solo perché è generosamente unto dalle società petrolifere che rappresenta –   è  stato per anni il maggior oppositore dell’agenzia che oggi dirige, che è un po’ come nominare Razzi ministro dell’Istruzione.

Per carità, sono cose che succedono: se un nano e rachitico venditore di polli come Himmler riuscì a diventare capo delle SS e zelante operatore dell’ aberrante selezione della razza ariana, perché impedire ad uno sconosciuto procuratore dell’ Oklahoma, sovvenzionato dai petrolieri, di distruggere il pianeta? Ci sta tutto no? E un minimo di elasticità signori miei!

Pruitt non è un ignorante, no… tutt’altro, Pruitt è furbo! Lui è negazionista perché ci guadagna. Chissà quanto ha intascato per aver fatto uscire gli Usa dal Protocollo sull’ambiente di Parigi (poi se a furia di dire cazzate ha iniziato a crederci è un problema suo), la vera bestia è Trump che fa finta di credere a quello che firma. Altro che  anti-establishment, rispetto a questi soggetti Condoleezza Rice è madre Teresa. I veri negazionisti siamo noi che ce li abbiamo messi lì e ce li teniamo pure senza batter ciglio. Abbiamo voluto l’idiota a emissioni totali? Ora ce lo dobbiamo tenere!

Se fino a qualche mese fa eravamo nell’ Antropocene teorizzato da Eugene Stoermer, cioè in quell’era dove è l’azione dell’intero genere umano a modificare l’ambiente, oggi siamo nel Trumpocene, ossia in quel periodo dove per modificare il clima basta un coglione!

Nel nostro micro mondo di persone comuni, tentiamo anche fallendo di prenderci cura di tutto, ci proviamo eh? Cerchiamo persino di raccogliere lacrime che escono inaspettate e ci intristiscono, tentiamo in tutti i modi di lasciare solo graffi nelle anime degli altri e non cicatrici, ma lì nell’empireo dei ca**oni al potere non c’è questa attenzione. Che dire? Tra qualche annetto andremo alle Maldive in sottomarino!

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