Ghassan Kanafani, nacque ad Acri il 9 aprile del 1936, fu giornalista, scrittore e fervente attivista politico. Nasce da una famiglia di estrazione medio alta, e com’era consuetudine a quell’epoca, fu mandato a studiare presso i missionari francesi in Palestina. A soli sedici anni, a seguito dell’occupazione israeliana della Palestina, si ritrova insegnante per UNRA, organizzazione ONU per l’assistenza ai profughi. Si laurea in letteratura araba e diventa membro del Movimento Nazionalista Arabo prima, e nel 1964 dell’OLP (organizzazione per la liberazione della Palestina ). Nel 1967, per gli arabi arriva la bruciante sconfitta della guerra dei sei giorni, contro l’esercito israeliano. Quella disfatta segnerà profondamente le opere letterarie di Ghassan . Nel 1969, fonda il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, un giornale ed un movimento politico Marxista che si prefiggeva la liberazione della Palestina e l’instaurazione di un governo comunista. Faceva paura Ghassan, facevano paura le sue parole, faceva paura la sua scrittura potente e diretta. I suoi racconti brevi, intrisi di metafore. Appare lampante dai suoi scritti, la profonda amarezza per la situazione del suo popolo, e nel contempo la voglia di reagire, di lottare per la libertà. Tra le sue maggiori opere, Uomini sotto al sole, La terra degli aranci tristi e la raccolta “Un mondo che non è nostro”, nella quale troviamo la bellissima favola dal titolo ” la piccola lanterna “, che Ghassan aveva scritto per la sua nipotina di otto anni, che morirà insieme a lui nell’attentato dell’otto luglio all’età di 16 anni.
8 luglio 1972 ci lasciava Ghassan Kanafani
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