Ora che la sostenibilità è diventata una priorità nel mondo, una nuova batteria di carta biodegradabile potrebbe rivelarsi una delle scoperte più importanti.
Verso la fine dello scorso anno, l’ONU ha avvertito della crescente e pericolosa quantità di rifiuti elettronici gettati a spese dell’ambiente. Ora, uno dei maggiori contributori all’inquinamento da rifiuti elettronici potrebbe presto diventare completamente biodegradabile: questo grazie all’invenzione di una squadra dell’Università di Binghamton negli Stati Uniti.
Un futuro…cartaceo!
In un articolo pubblicato sulla rivista Advanced Sustainable Systems, il team ha rivelato un progetto per una batteria biodegradabile basata su carta che è più efficiente di quanto si pensasse in precedenza. Nonostante l’eccitazione della comunità scientifica sulla possibilità di batterie a base di carta come alternativa ecologica, nessuno ha mai proposto progetti abbastanza potenti per un uso adeguato.
Inoltre, erano difficili da produrre e alcuni addirittura dubitavano che fossero veramente biodegradabili. Quest’ultima batteria, tuttavia, utilizza un ibrido di carta e polimeri ingegnerizzati: la chiave per conferirgli proprietà di biodegradabilità.
Ha detto Seokheun Choi, ricercatore membro del team:
“C’è stato un aumento drammatico dei rifiuti elettronici e questo potrebbe rivelarsi un modo eccellente per iniziare a ridurlo. La nostra batteria di carta ibrida mostra un rapporto energia-costo molto più alto di tutte le batterie microbiche a base di carta precedentemente riportate.”
Economica e flessibile
Dopo aver messo un prototipo in acqua, la batteria è chiaramente biodegradata senza i requisiti di strutture speciali, condizioni o introduzione di altri microrganismi. Ciò che rende i ricercatori ancora più ottimisti è il fatto che le strutture in carta polimerica sono leggere, a basso costo e, soprattutto, flessibili.
Continua Choi:
“Possiamo ottenere l’aumento della potenza semplicemente piegando o impilando i dispositivi ibridi e polimerici di carta.”
Questa non è la prima batteria eco-compatibile che la scienza rivelerà quest’anno. A Marzo, infatti, una squadra dell’Università del Texas a Dallas ha mostrato un sostituto della batteria al litio-zolfo ad alta potenza. Ed ecologicamente più sicuro. Il team l’ha ottenuto dopo aver scoperto che un elemento metallico chiamato molibdeno, più sottile della seta di una ragnatela, crea una maggiore densità di potenza, rendendo le batterie al litio-zolfo più redditizie dal punto di vista commerciale.
Roberto Bovolenta