Batteri progettati per proteggere le api da parassiti e virus

Batteri progettati per proteggere le api

Batteri progettati per proteggere le api debellano alcuni pericolosi parassiti e virus. Lo studio è stato pubblicato su Science.

Proteggere le salute delle api

Secondo un sondaggio nazionale, lo scorso inverno gli apicoltori statunitensi hanno perso il 40% delle proprie colonie d’api. Questo fenomeno, conosciuto come collasso coloniale, è dovuto almeno in parte a due motivi: l’acaro Varroa, un parassita, e il virus delle ali deformate, un virus RNA che non permette un regolare sviluppo delle ali.




I due ceppi di batteri progettati per proteggere le api risolvono entrambi i problemi: uno promuove la risposta immunitaria al virus, l’altro fa sì che gli acari vengano debellati dal loro stesso sistema immunitario. L’esperimento è stato eseguito sotto stretti protocolli di biocontenimento, tipici dell’ingegneria genetica.

Il team guidato da Nancy Moran ha immesso i batteri modificati all’interno dell’ambiente delle api spruzzandole con una soluzione zuccherina. Le api, per contatto o nutrendosi, hanno quindi ingerito i batteri, rendendoli parte del proprio bioma. Infatti, come gli essere umani, le api hanno una propria “flora batterica” e un sistema di risposta agli RNA virus, l’interferenza RNA (RNAi).





Batteri progettati per proteggere le api: perchè?

La bioingegneria dei batteri ha dato ottimi risultati. Gli insetti ospitanti i batteri modificati per attaccare il virus hanno mostrato un’aspettativa di sopravvivenza superiore del 36.5% rispetto a quelli di controllo. I parassiti venuti a contatto con i batteri progettati per proteggere le api hanno avuto un tasso di mortalità superiore del 70% a quelli di controllo. Inoltre, i batteri sviluppati dai ricercatori possono sopravvivere solo all’interno delle api, rendendo improbabile la loro diffusione.




Le api sono una parte fondamentale della produzione globale di cibo. Il loro lavoro di impollinazione le rende importantissime per la nostra sopravvivenza. Oltre a fornire un nuovo metodo per proteggere la loro esistenza, la ricerca apre la strada allo studio del genoma delle api e a ulteriori strategie di accoppiamento selettivo utili al ripopolamento  e al rafforzamento della specie.

Daniele Tolu

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