Tra i vari tipi di inquinamento che affliggono l’ambiente in cui viviamo, spicca sempre di più la contaminazione causata dalla dispersione in natura di farmaci.
In particolare, è cresciuto esponenzialmente l’utilizzo di antibiotici. Infatti, secondo dati riportati alcuni mesi fa su “Repubblica“, nell’ultimo secolo, l’utilizzo di questi medicinali per curare l’uomo è aumentato del 36 %. Inoltre, entro il 2030, è prevista una crescita dell’utilizzo di antibiotici del 67% nel settore dell’allevamento.
Insomma, gli antibiotici sono sempre più presenti nell’ambiente. Questo fenomeno favorisce non solo l’aumento di agenti patogeni resistenti ma anche la contaminazione di acque e terreni. Infatti, una parte di questi medicinali viene reimmesso nell’ambiente attraverso gli escrementi di uomini e animali.
A combattere questa forma di inquinamento arriva una nuova scoperta del gruppo di ricercatori della Washington University di St. Louis.
Batteri che si nutrono di penicillina: un metodo naturale per disintossicare l’ambiente dai farmaci
La ricerca è stata condotta da un team guidato dal professor Gautam Dantas. I ricercatori della Washington University di St. Louis hanno individuato il processo attraverso cui alcuni batteri trasformano gli antibiotici in cibo.
Più specificatamente, gli scienziati hanno osservato 4 specie di batteri che vivono nel suolo, la cui dieta è a base di penicillina. In questo modo sono riusciti ad identificare gli enzimi e i geni che si attivano quando i batteri si nutrono di penicillina e si spengono quando il pasto dei microrganismi è a base di zucchero. In sostanza, questi batteri neutralizzano la tossicità dell’antibiotico per poi nutrirsi della parte restante, a questo punto inoffensiva.
Proprio questo processo è la chiave per combattere l’inquinamento da farmaci. Tuttavia, i batteri oggetto di questa osservazione sono difficili da utilizzare in altri esperimenti, così gli scienziati si sono affidati all’Escherichia coli. Grazie ad una modifica genetica ed all’aggiunta di una proteina chiave, l’Escherichia ha modificato la propria dieta sostituendo lo zucchero con la penicillina.
Certo, il processo di smaltimento degli antibiotici è ancora lento ma ora che i meccanismi che lo regolano sono stati scoperti, sarà possibile velocizzarlo. In questo modo si creerà una vera e propria arma naturale per disintossicare l’ambiente.
Gessica Liberti