Bari, ritrovato bambino scomparso, il magistrato: ‘Un’inquientante rete di persone coinvolte’

Bambino scomparso

Foto by cruiselawnews.com

Bari. Una storia inquietante quella che vede protagonista un bambino affetto da gravi patologie congenite. Il piccolo, scomparso da quasi un anno, è stato rintracciato il 6 febbraio scorso, ma solo ora, per evidente cautela da parte delle forze dell’ordine, la notizia è giunta alle cronache.

La scomparsa del bambino

Il bambino è stato ritrovato in precarie condizioni di salute e denutrito ma adesso, secondo le dichiarazioni di Michele Palumbo, comandante della polizia di Bari, sta bene ed è protetto in una casa famiglia. Le dinamiche di questa storia sono ancora tutte da chiarire. Gli artefici del sequestro sono ‘un’inquietante rete di persone’ come dichiarato dal magistrato Alessio Coccioli.




Ripercorrendo la storia nel maggio del 2017, il piccolo era scomparso da una struttura di Molfetta a cui era stato affidato dal tribunale dei minori. La polizia ha messo in stato di fermo, per il rapimento, due persone ovvero una pregiudicata di 53 anni e il suo compagno di 47.

La ricerca

Fino al 26 gennaio scorso si erano perse le tracce del bambino. È stato grazie ad un controllo di routine che le indagini si sono sbloccate. Su una Smart, infatti, sono stati fermati  due pregiudicati in compagnia del bambino. La donna continuava a dire che il bambino era suo, ma il suo atteggiamento ha creato dei sospetti. Gli agenti hanno quindi segnalato l’episodio di fermo e hanno scoperto che i due erano indagati per la vicenda della scomparsa di un bambino dalla comunità di Molfetta. A quel punto sono scattate indagini più approfondite e pedinamenti che hanno portato a galla una realtà inquietante e di cui c’è ancora molto da capire. Il bambino per mesi e mesi è stato spostato in molte case, dalla Puglia alla Campagna. Ogni volta era lasciato a persone diverse. Tutte sono al momento indagate.

Il ritrovamento

Dal fermo del 26 gennaio gli agenti hanno sempre monitorato la coppia fermata, fino a fare un’irruzione nella loro casa: ma il bambino non c’era più. Ma in quella casa di Bari c’erano ancora tracce di lui, i suoi giocattoli e altri indizi. Dopo varie indagini si è ricostruito il percorso del piccolo. Da Bari sarebbe stato portato a Bisceglie e poi a Napoli, cambiando vari ‘carcerieri’ e abitazioni. In una di queste è stato, infine, ritrovato. Indagata anche la madre naturale del piccolo che potrebbe essere stata complice di questo rapimento. Da chiarire i legami tra la madre naturale e le persone che, per quasi un anno, hanno sballottato di casa in casa questo bambino. A chi era destinato?

Marta Migliardi




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