È ancora nella memoria indelebile di juventini e non la partita che due giorni fa ha consacrato la Vecchia Signora a livello europeo. Un triplete di reti al Barça che ne hanno ipotecato il passaggio del turno, per un percorso europeo che sembra finalmente poter essere quello giusto. 22 anni che la Juventus non alza al cielo la Champions League, troppo poche le due sole vinte in una storia condita da decine di Scudetti e tante, troppe finali perse nella massima competizione per club. Dall’altra parte, per almeno altri 90 minuti più recupero, troverà la squadra capace di realizzare la remuntada più folle nella storia del calcio.
Quello che i blaugrana sono stati capaci di fare con il Psg non ha precedenti, nessuno aveva mai rimontato quattro gol di scarto subite all’andata: ancor più incredibile è la modalità tramite cui ciò è accaduto. Sul 3-1 a dieci minuti dalla fine e con la necessità di segnare tre reti per qualificarsi: oggi la squadra di Luis Enrique, realizzata l’assurdo capolavoro coi parigini, dovrà ripetersi recuperando uno scarto sì minore ma contro un avversario molto più difficile da sorprendere. La solidità, compattezza ed equilibrio dato da Allegi alla propria squadra unita alla difesa più forte del mondo rendono il ritorno una montagna quasi invalicabile da scalare per il Barcellona, che dovesse subire un gol dalla Juventus direbbe praticamente addio a qualsivoglia velleità di rimonta.
Anche le quote proposte dagli analisti non danno grande fiducia ad una remuntada bis dei catalani, dati a 17 come vincenti della Champions League in corsa. Per la Vecchia Signora la consapevolezza di poter far male in contropiede e segnare quel gol che mettere i bianconeri sulla corsia preferenziale in vista delle semifinali. Il ritorno di Busquets, squalificato all’andata, difficilmente basterà: potrebbe invece mancare Mascherano, in preda a guai muscolari. I quasi cento mila del Camp Nou sono comunque pronti, ancora una volta, a rappresentare il dodicesimo e temutissimo uomo in più per la squadra di casa.
La storia parla chiaro, nessuno come le spagnole è capace in Europa di rimontare il risultato di svantaggio iniziale con un impressionante 42,9% pari a 201 rimonte riuscite su 932 situazioni di svantaggio, non solo: il Barça ha saputo rimontare su 15 sconfitte nelle gare d’andata ben sette volte nel match di ritorno, guadagnando la qualificazione. Addirittura sono tre le squadre iberiche fra le prime dieci capaci di rimontare ben tre reti di svantaggio: nessun altro Paese del Vecchio Continente ne piazza più di una.
Nefasto il ricordo dell’ultima grande rimonta subita da una squadra italiana in Champions League per mano di una formazione spagnola: era la stagione 2003/04, il Milan Campione d’Europa in carica andava al Riazor in casa del Deportivo la Coruna con un vantaggio netto di 4-1 maturato a San Siro. Tristan e Makaay, mitica coppia d’attacco del Depor rimontò vincendo per 4-0 contro forse il Milan più forte di quegli anni, compreso quello che giocò tre finali di Champions in 5 anni, vincendone due.
La Juve è avvisata.