La foto di un barbiere e del suo giovanissimo cliente sta facendo il giro del web: termina il taglio a un bimbo autistico sdraiato per terra
Franz Jakob è il nome del barbiere, la cui tenerezza ha sconvolto il mondo: la dolcezza manifestata nei confronti di un bimbo autistico in uno scatto
Tutto è accaduto nella cittadina di Rouyn-Noranda, in Canada. La tenerezza sconvolgente di un uomo che sembra quasi incutere timore, è dimostrata da uno scatto che sta facendo il giro del web. Un uomo tatuato e con la barba curata è sdraiato per terra, accanto a un bimbo autistico. Quello di Franz è decisamente un taglio degno di nota.
Wyatt ha sette anni e un nuovo, meraviglioso taglio di capelli
Wyatt Lafraniere ha soltanto sette anni. Come tutti i bambini della sua età, Wyatt vuole sempre giocare. Si sdraia per terra e non c’è verso di tirarlo su quando il suo gioco ha avuto inizio. Wyatt fa più fatica degli altri bambini a capire che non tutti i pavimenti sono adatti al suo scopo. Per Franz, però, non c’è nessun problema! Wyatt è un bimbo autistico e Franz un nobile barbiere.
Franz Jakob non si sente l’eroe che tutti descrivono, perché dice di fare soltanto il suo lavoro nel rispetto del cliente. Per lui, tutti i clienti sono uguali e vanno trattati senza alcuna distinzione. Completare un taglio sdraiato per terra è solo uno dei rischi del mestiere, stando a sentire l’uomo.
Per tagliare i capelli a un bimbo autistico, ci vogliono dai 60 ai 70 minuti.
Proprio per questo, riserva le ore di lavoro che precedono la chiusura a clienti speciali come il piccolo Wyatt. A fine giornata, il barbiere ha più tempo da dedicare a tagli come questo. Inoltre, l’assenza di rumori e di clienti in attesa, rende un po’ più semplice il tutto.
Professionalità e tenerezza si incontrano e danno speranza a chi credeva di averla persa per sempre.
Si OK, molto bello, ma non è un eroe! Canonizzate persone comuni che fanno gesti altruisti mi pare eccessivo.
Esempi di eroe: Salvo d’Acquisto, vice brigadiere che scambio’ la sua vita con quella di 22 persone autoaccusandosi nel 1943 nel corso di una rappresaglia da parte dei tedeschi.
Per inciso, nessun partigiano si consegnò mai per evitare che altri pagassero al suo posto.
E così abbiamo avuto, dopo l’attentato di via Rasella, che coinvolse anche dei civili, la strage delle Fosse Ardeatine (oltre 300 persone). Chiusa la parentesi.