Una carta contactless attivabile solo tramite impronta digitale, questo il progetto lanciato dalla Royal Bank of Scotland e da NatWest. Insieme avvieranno la sperimentazione da aprile 2019, coinvolgendo 200 clienti delle due banche che avranno, pertanto, la possibilità di effettuare le proprie transazioni dicendo addio al vecchio codice PIN. Questo bancomat che prevede l’utilizzo dell’impronta digitale, è dotato di uno scanner biometrico e della tecnologia Nfc (Near Field Communication) che consentirà di abilitare i pagamenti contactless.
La Royal Bank of Scotland sostiene che si tratta di un’operazione volta sia a facilitare gli acquisti sia a incrementare la sicurezza. Gemalto (World leader in Digital Security), sottolinea che i dati biometrici del cliente, forniti tramite l’impronta digitale, saranno massimamente protetti in quanto memorizzati in sede locale. La collaborazione con l’azienda di sicurezza informatica Gemalto, insieme a Mastercard e Visa, trae origine da un’idea non completamente nuova: proprio Mastercard nel 2017 aveva promosso un’iniziativa simile in Sud Africa.
Addio ai codici da memorizzare
Va detto che generalmente in Gran Bretagna i pagamenti tramite bancomat contactless hanno un importo massimo di 30 sterline: una volta superata questa soglia è necessario inserire il codice PIN. Ma la novità prevista da questa sperimentazione, allarga gli orizzonti in quanto anche gli acquisti oltre questa cifra si potranno effettuare attraverso la verifica con impronta digitale, operazione che i clienti potranno svolgere in banca grazie a specifici tablet.
In questo modo i pagamenti saranno non solo più rapidi ma ancora più sicuri. In quest’ottica, se l’esperimento dovesse andare a buon fine, il brevetto potrebbe essere portato anche in Italia e dare adito a una significativa novità nel campo delle soluzioni di pagamento innovative ed efficaci. Sarà possibile pagare all’insegna della sicurezza e della praticità, con un semplice tocco e senza doversi più preoccupare di memorizzare codici su codici. Il bancomat con impronta digitale sembrerebbe avere una marcia in più, tanto da essere identificato dalla Royal Bank of Scotland come “il più grande sviluppo della tecnologia delle carte di pagamento negli ultimi anni”.
Martina Monti