Bambini senza cure mediche necessarie a Gaza

Gaza isolata e sotto attacco anno più letale per i bambini palestinesi Bambini senza cure mediche necessarie a Gaza Il trauma psicologico dei bambini di Gaza: "Urla quando qualcuno si avvicina"

Il trauma psicologico dei bambini di Gaza

 

Bambini senza cure mediche necessarie a Gaza rimangono senza accesso a interventi chirurgici salvavita o farmaci urgenti. La drammatica situazione, resa ancor più critica dalla recente escalation delle ostilità, mette in evidenza la crescente emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza e l’urgente necessità di interventi mirati per garantire ai bambini il diritto fondamentale alla salute.

Nel corso dei primi sei mesi del 2023, la Striscia di Gaza è stata testimone di una drammatica situazione umanitaria che ha colpito duramente i bambini della regione. Secondo quanto riferito da Save the Children, l’organizzazione internazionale impegnata nella protezione dei bambini, quasi 400 bambini a Gaza hanno vissuto una dolorosa realtà: l’incapacità di ricevere le cure mediche di cui avevano disperatamente bisogno. Questo equivale a una media di almeno due bambini al giorno che sono stati privati dell’accesso a interventi chirurgici salvavita e farmaci urgenti. Una situazione che ha suscitato profonda preoccupazione e richiesto una riflessione approfondita sulla questione.

Nel mese di maggio, un periodo particolarmente critico, si sono verificate intorno a 100 richieste per l’assistenza medica dei bambini ammalati, presentate alle autorità israeliane, che sono state respinte o semplicemente ignorate. Questo contesto ha coinciso con un’escalation delle ostilità tra Israele e i gruppi armati a Gaza, che ha portato a 33 morti tra i palestinesi, tra cui almeno sette bambini, e due persone israeliane.

Durante l’escalation delle ostilità tra il 9 e il 13 maggio 2023, il Ministero della Salute di Gaza ha registrato che centinaia di pazienti e i loro caregiver non sono stati in grado di raggiungere luoghi per le cure mediche salvavita in Cisgiordania, Gerusalemme Est o in Israele. Questa situazione ha avuto un impatto devastante sulla vita dei bambini malati, mettendoli in una situazione di grave pericolo.

È importante sottolineare che questa non è una crisi isolata. Nel corso dell’anno precedente, tre bambini sono morti mentre attendevano il permesso di uscire da Gaza per ricevere cure mediche urgenti. Questi bambini avevano bisogno di trattamenti salvavita, ma a causa delle restrizioni del governo israeliano sull’ingresso di attrezzature mediche e farmaci a Gaza, le opzioni di trattamento erano limitate o addirittura inesistenti. Questi tragici casi dimostrano l’urgente necessità di affrontare la situazione dei bambini a Gaza.

Un caso particolarmente toccante è quello di Zeinab, una bambina di nove anni che ha sofferto per gran parte della sua giovane vita. Ha subito tre operazioni chirurgiche per curare lesioni ai nervi di una gamba, tutte senza successo. La sua famiglia ha lottato per oltre un anno per ottenere il permesso di uscire da Gaza con un caregiver al fine di accedere alle cure mediche necessarie. Zeinab ha espresso il suo desiderio di poter giocare con i suoi amici, di poter correre e indossare i pantaloni senza dolore. Questo caso toccante ci ricorda quanto sia importante garantire che ogni bambino abbia accesso alle cure mediche di cui ha bisogno e il diritto di vivere una vita senza sofferenza.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i servizi di diagnosi e cura del cancro rappresentano la principale ragione per cui i pazienti hanno richiesto il permesso di lasciare la Striscia di Gaza tra il 2019 e il 2021. Questo sottolinea ulteriormente l’importanza cruciale dell’accesso a servizi medici di alta qualità per i pazienti a Gaza.

Tuttavia, la situazione è resa ancora più complessa dal fatto che molti bambini che ricevono il permesso di lasciare Gaza per cure mediche non possono farlo con un genitore autorizzato ad accompagnarli. Questo mette ulteriormente a rischio la salute e il benessere dei bambini, che sono costretti a viaggiare con parenti o addirittura da soli per ricevere cure mediche vitali.

Dopo 16 anni di blocco, il sistema sanitario di Gaza è sull’orlo del collasso. Le ricorrenti escalation di violenza rappresentano una minaccia costante per la vita dei bambini, e le restrizioni imposte dal blocco contribuiscono all’aumento del tasso di povertà e alla carenza di supporti sanitari locali.

Un recente sondaggio condotto da Save the Children ha rivelato che la malnutrizione è una realtà diffusa tra le famiglie che vivono in “aree ad accesso limitato” vicine al confine israeliano. Queste famiglie hanno accesso limitato ai servizi di base e alle infrastrutture pubbliche, e spesso devono affrontare malattie causate dall’acqua contaminata, dall’inquinamento e dai rifiuti solidi. Il sondaggio ha anche evidenziato che il 10% delle famiglie intervistate ha perso un figlio a causa di cause prevenibili prima che compisse 5 anni.

L’escalation delle ostilità avvenuta nel maggio 2023 ha messo in luce l’urgente necessità di assistenza umanitaria nei Territori Palestinesi Occupati. A due terzi dell’anno, solo un terzo dei 502 milioni di dollari richiesti nel Piano di risposta umanitaria del 2023 è stato finanziato. Questo sottolinea l’importanza cruciale di raccogliere fondi e risorse per affrontare la crisi umanitaria in corso.

Save the Children ha fatto appello al governo israeliano affinché possa porre fine al blocco di Gaza, che rappresenta la causa principale delle continue violazioni dei diritti fondamentali dei bambini. Secondo gli obblighi legali di una potenza occupante, il governo di Israele dovrebbe compiere ogni passo possibile per proteggere i bambini di Gaza, garantire loro l’accesso senza ostacoli all’assistenza sanitaria essenziale e sostenere il diritto alla salute e all’assistenza sanitaria per i bambini e le loro famiglie. La situazione attuale richiede una soluzione immediata e globale per evitare ulteriori sofferenze e tragedie tra i bambini di Gaza.

Andrea Umbrello

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