Cos’è successo?
Una bambina originaria di Cerbonara Scrivia, in provincia di Alessandria, è morta di Malaria subito dopo essere stata ricoverata lo scorso 27 settembre, già in gravi condizioni. Una volta diagnosticata la malattia, la piccola è stata trasferita in Terapia Intensiva Pediatrica, ma le cure sono state vane. La bambina ha contratto la malattia al ritorno di un viaggio in Africa, paese originario della madre. Il padre, italiano, ha sporto denuncia all’ospedale per chiedere di verificare eventuali mancanze da parte dei sanitari.
“La bambina – specifica la nota dell’ospedale – è arrivata all’Infantile nel primo pomeriggio del 27 settembre in condizioni molto gravi: è stata effettuata in modo tempestivo la diagnosi di malaria ed è stata trasferita in terapia intensiva pediatrica per una terapia mirata. Nonostante l’alta professionalità delle cure e l’immediatezza degli interventi, la bimba è deceduta in serata”
Uno sguardo sulla malaria, malattia di cui a quanto pare dovremmo ancora preoccuparci
La malaria, di antiche origini, è la malattia più diffusa tra le parassitosi, quelle malattie causate o trasmesse da parassiti; in particolare, quelli della malaria sono le zanzare del genere Anopheles. La malaria si manifesta canonicamente come una malattia febbrile acuta, ma presenta segni di gravità diversa a seconda della specie infettante. È interessante sapere che la sua diffusione non è limitata solo alle aree tropicali dell’Africa (quelle nelle quali avrà viaggiato la sfortunata famiglia), dell’Asia e del Sud America, ma riguarda anche i paesi industrializzati come gli USA. Come mai? Proprio a causa dello spostamento delle persone nelle aree in cui il parassita è effettivamente presente e poi del loro ritorno.
In passato si è cercato di combatterla con continue bonifiche e tentativi di distruggere le larve e le zanzare stesse, ma dal 1998 l’OMS ha cambiato strategia puntando sull’istruzione della popolazione africana. Ad esempio si insegna a far riconoscere ai bambini le larve delle zanzare e si convince le madri a far visitare i loro bambini quando presentano i primi sintomi.
Proprio negli ultimi mesi e in Africa si sta portando avanti un metodo alternativo di lotta alla zanzara portatrice della malattia, che si avvale di un moderno approccio transgenico.
Francesca Santoro