Avete temuto il Brexit? Vedrete come vi spaventerà Erdoxit…

Altro che Brexit, l’Erdoxit. La Turchia diventa un  gigantesco frammento dislocato e va per la sua rotta pericolosa e avventurista, e l’Unione Europea,  la classe (cosiddetta) dirigente resta senza parole.





Angela Merkel, quella che comanda su tutti noi, quella che ci ha fatto sborsare a tutti i 3 miliardi l’anno ad Erdogan per rimediare ad una sua ignobile follia, che fa? Auspica che il sultano  apra “un dialogo rispettoso  con le altre forze politiche e la società”; invoca Erdogan di “non  mettere fine al sogno europeo”, cioè all’aspirazione di farsi ammettere nella oligarchia di burocrazie  omologanti e stati de-sovranizzati e castrati:  patetico, come se   quell’ente che  usurpa il nome di “Europa”, oggi prigione dei popoli, avesse ancora chissà quale capacità di attrarre, invece che di suscitare repulsione.

“La Turchia si allontana  dall’Europa e si allinea al modo medio-orientale di far politica,  a forma di  governo autoritario”, riconosce Le Monde: è ancora ottimista,  l’ex calciatore punta dritto al despotismo orientale,  con in più l’arricchimento sfondato per sé e la sua famiglia. Ma almeno il popolo turco  è tornato alla storia che è sua;   ha riconquistato  la sua identità, radicalmente anti-europea;   s’è liberato dalle mascherature del carnevale UE, voterà   la pena di morte (finalmente!), darà all’ex calciatore i poteri e prepotenze della Sublime Porta, e farà la sola cosa che sa  fare, quella che fa meglio  nella storia: distruggere, devastare  dove passa.

 

L’eurocrazia mai così insignificante..

L’eurocrazia che sperava di irretirlo,  castrarlo e neutralizzarlo  –  ciò che chiama “europeizzarlo” –   avvolgendo il Turco nelle “direttive” e “normative”, scopre che l’antica bestia s’è liberata.  La tristissima Mutti scopre persino che i “suoi” turchi “integrati alla Volkswagen”,  insediati con le famiglie da generazioni,   sono  i più sfegatati erdoganiani, non le sono grati  dei “diritti”  e  “parità” tanto lodati, anzi se ne  infischiano;  non sentono la  lugubre Germania come la loro patria. Figurarsi se la sentiranno i  300 -500  mila l’anno che, secondo il progetto Kalergi adottato dall’eurocrazia, Boldrini e Mogherini,  si integreranno nelle “normative”   di Bruxelles e Francoforte.

Chiunque abbia ancora un resto  di identità storica e nazionale, dalla UE vuole divincolarsi: i britannici e  dall’estremo opposto, i turchi sgretolano l’utopica illuministica “unità”, l’Ungheria  e la Polonia  scalpitano e tirano le redini, e costringeranno Mutti a cedere.. Resta nella UE, e si fa comandare dalla Merkel  e Draghi, da Juncker e Mogherini, solo chi vuole, solo perché “ha paura” della libertà e dei suoi rischi, di uscir  dall’euro, dalla NATO…insomma chi ha accettato la castrazione. Sapete di cosa parlo: i media ci hanno riempito di paura per “le conseguenze della Brexit”,  ora ci riempiono di paure infondate “se vince la Le Pen”, ed  infatti fanno paura alle nostre maggioranze – castrate. Solo dei castrati,  dei capponi, possono accettare quel che ci dicono e ripetono i media: “Non possiamo essere liberi, perché ci costerebbe troppo”, “perché Schauble ce la farebbe pagare”.

Solo che, o castrati e capponi, la storia che volete sfuggire , vi bussa alla porta: e voi avete come “capi” figure come Gentiloni, Merkel, Berlusconi, Boldrini.  Gente  piccola, che appare oggi anche più piccola. Gente che ha sbagliato tutte  le sue politiche, e si è data una burocratizzazione flaccido-autoritaria.  Gente che non ha alcuna legittimità per guidarvi nelle tempeste in arrivo. Juncker, Merkel ed  Hollande non sono stati capacità di prevedere nulla di quel che sta arrivando:  volevano Hillary e adesso vanno alle guerre di Sion con Trump, s’illudevano che Erdogan li  rispettasse, che i turchi immigrati si fossero  lasciati evirare.  Hanno  mormorato contro The Donald: “No, la NATO non è obsoleta!” (e dove andrebbero loro, senza NATO, il protettore?) e adesso Gentiloni si sente chiedere da Donald: manda i tuoi soldati a combattere nel carnaio di  Mossul, mica speravi di ridurli a  montare la guardia alla diga.

No, siete stati accontentati: la Nato non è obsoleta, ha detto Trump  – una delle sue  felici giravolte – e adesso combattete.   Per chi, lo sapete già, anche se non ne dite il nome.

Donald e Erdo  d’accordo: “Assad must go”.

Donald ha subito telefonato ad Erdogan. Non è vero che gli ha telefonato  per congratularsi, era una telefonata pianificata da tempo.  Tuttavia, telefonata importante: Trump ha voluto assicurarsi che Erdogan era con lui nel “ritenere Assad responsabile”  (ovviamente, dal gas sui bellissimi bambini che hanno commosso lui e Ivanka). Ovviamente, come risulta  dal comunicato della Casa Bianca,  “i due leader si sono detti d’accordo sull’importanza chi chiamare a rispondere il presidente Bashar al- Assad”.

Inutile che vi spieghi cosa ciò significa. Erdogan è di  nuovo pronto a tradire Mosca,   e   gettarsi  nella nuova-vecchia  offensiva sionista-americana  di smembrare la Siria  e ritagliarsene un pezzo, a cui aveva dovuto rinunciare  aderendo obtorto collo al progetto di pacificazione organizzato da Putin e  Lavrov.

Il Deep State non  vuole lasciare che Mosca abbia successo, che in Siria finisca la guerra;  idrofobo  per l’umiliazione che Mosca gli ha inflitto, vuole “far pagare  un prezzo”, “dissanguare” le truppe russe e quelle iraniane e di Hezbollah; il Pentagono  vuol far vedere che ce l’ha  più grosso…Un miscuglio di ferocia e infantilismo, di mattana , inconsistenza impulsiva  e   di  irresponsabilità nel disonore, unisce sicuramente Erdogan  e Trump: sono  fatti per comprendersi.

“LA Russia è la minaccia principale per la sicurezza Usa”, ha appena sancito il generale Mattis, uno dei manovratori del Donald.  Ma anche una minaccia per voi, europei?

La  NATO vi porta in quella guerra, europei. Lo scopo finale è quello voluto dai neocon e zio-con: che   Assad sia trucidato e su Damasco sventoli la bandiera nera del Califfato wahabita. Voi pensate che Tel Aviv  dovrebbe aver  paura di   trovarsi ai confini  Daesh fatto stato?  Ingenui,  avverte “The Saker”.  Daesh non ha mai torto un capello a un solo israeliano, ma ha solo  massacrato   sciiti e decapitato cristiani, alawiti, yazidi…  Il Califfato   wahabita a Damasco  compirebbe l’opera di “dissanguare”  Hezbollah e “salassare” le truppe iraniane  in una guerra fratricida infinita, insomma  neutralizzare quelli che Israele sente come i suoi veri, temibili nemici militari.  Sion, per pretesti di “sicurezza” contro lo Stato islamico, si ritaglierebbe il suo pezzo di Siria, il Sud.

Questo è l’interesse israeliano, almeno come loro lo percepiscono, e per il quale mobilitano la “nuova” Casa Bianca, e  la NATO. Ma  è anche vostro interesse, o capponi e castrati europei? Lo so,  non sapete più cosa sia “interesse nazionale”, da quando vi hanno evirato con la promessa di farvi ingrassare  tranquilli nella stalla UE,   alla greppia,  senza  il rischio di predatori  nella savana dello storia à a cui avete rinunciato. Ma dico: a voi conviene che cada Assad e a Damasco vada uno stato islamico wahabita e sterminatore?  Avete solo un’idea di quanti milioni di fuggiaschi dovrete accogliere?




Vi consiglierei di porvi queste domande, e rispondervi. E presto,  mi pare già di vedere quel che farà presto Erdogan, su incitamento americano o anche di testa sua (sapete, è un impulsivo, come Donald): un giorno a l’altro chiuderà gli Stretti alle navi di Mosca. Naturalmente, in violazione di tutti i più sacri trattati internazionali; ma, o capponi, il tempo dei trattati internazionali è passato – rendetevi conto. Trump ha appena bombardato la Siria  senza  mandato alcuno, né interno né internazionale, al solo scopo di poter ripetere l’ingiunzione di sempre: “Assad must go”  la guerra in Siria non deve finire, Wahab deve dominare ai confini europei.

Allora vediamo: Erdogan chiude il Bosforo alle navi della Russia. La Russia è costretta a reagire. Militarmente. Da  che parte state? Merkel, Mogherini, Gentiloni,  Stoltenberg vi hanno messo in “questa” NATO.   Erdogan  non è più “Europa”, ma è sempre NATO : è aggressore, se chiude gli Strettti? E’ aggredito, se Mosca risponde forzando a cannonate e missili il blocco sul Bosforo?  Aspettatevi qualche “direttiva” da Bruxelles. Qualche sagace  e chiaroveggente mossa politica della Merkel. Auguri.

 

Maurizio Blondet

 

 

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