L’autunno ha fatto la sua comparsa.
L’autunno in Giappone porta i colori più svariati.
Colori che rendono i paesaggi magnifici del Sol Levante ancora più magici.
Questa è la stagione migliore per un viaggio in questa terra.
Durante l’autunno le foglie degli alberi si tingono delle diverse tonalità del rosso, dell’arancio, del giallo.
Il popolo giapponese ama prendersi del tempo per ammirare e godere di questo spettacolo.
Prima che le foglie cadano, spogliando i rami.
Prima che le temperature si abbassino ulteriormente.
Questo è il momento della tradizione del momijigari.
Quando il Giappone si tinge di rosso.
Perché osservare l’autunno è importante come osservare la primavera, quando i ciliegi fioriscono diventando nuvole rosa.
Nuvole rosa, pronte a svanire sotto la forza del vento e della pioggia.
Anche le rosse foglie degli alberi presto cadranno, per ricordare che il tempo passa.
Per ricordare la caducità della vita.
Per ricordare che le occasioni non vanno sprecate.
Cambiano i colori e cambia il paesaggio.
Cambiano le stagioni e cambiano le persone.
I templi si accendono dei colori del fuoco.
Le lanterne e i jizo di pietra nei parchi e nei giardini delle case, circondati dal tappeto di foglie cadute sembrano circondati da lava bollente.
Le zone più remote, scenario di antiche battaglie e testimoni di storie, acquisiscono ancora più fascino.
La natura si sta preparando per il sonno invernale.
L’anno che si appresta a morire.
Nonostante ciò merita di essere ammirato, praticando il momijigari.
Momijigari, andare a caccia di aceri, come vuole il significato letterale.
Ma non si tratta solo di aceri.
Fare momijigari vuol dire andare a caccia degli alberi le cui foglie si sono tinte di rosso.
Si dice che fosse uno dei passatempi della classe aristocratica nell’epoca Heian.
A quei tempi la capitale era a Kyoto.
Durante il momijigari gli alberi diventavano spettatori di canti e poesie.
Jessica Tomatis